Roma , sabato, 31. agosto, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Sta per concludersi la calda estate, tempo di riposo per tanti e sospensione di alcune attività. In questi giorni la ripresa con tante iniziative nelle diocesi italiane che riprendono le loro attività pastorali con anche novità.
Domani, 1 settembre, la diocesi di Prato saluterà l’amministratore apostolico, il vescovo Franco Agostinelli e il 7 settembre accoglierà il nuovo vescovo, Giovanni Nerbini, alla vigilia della Natività di Maria, festa della città. Il 27mo vescovo di Prato, il quarto residenziale, arriverà dunque nei giorni della festa più cara ai pratesi, quella dell’8 settembre, conosciuta in città con il nome di “Madonna della Fiera”. Prima di arrivare in piazza Duomo, dove nel pomeriggio è prevista la celebrazione della messa di ingresso in diocesi, sono previste due tappe di avvicinamento del nuovo vescovo: la prima è alle 16,30 al Centro Pecci, porta di accesso alla città per chi viene da Firenze, come il fiesolano mons. Nerbini. Qui ad attenderlo per dargli il primo benvenuto a Prato ci saranno il vicario ad omnia mons. Nedo Mannucci e il vice sindaco Luigi Biancalani. Nerbini poi verrà accompagnato in auto in centro. La seconda tappa è alle 17 in piazza Santa Maria delle Carceri, dove è prevista una animazione curata dalla Pastorale giovanile e dai ragazzi degli oratori. È il momento di un primo saluto del sindaco Matteo Biffoni e anche della preghiera. Mons. Nerbini entrerà nella basilica delle Carceri per un omaggio a Maria e per incontrare i malati e i rappresentanti delle comunità straniere presenti a Prato.
Da qui il percorso verso la cattedrale è a piedi fino a piazza Duomo. La messa solenne infatti viene celebrata in piazza, con l’altare sistemato sul sagrato della cattedrale. La processione introitale di mons. Nerbini, del capitolo e del clero pratese inizierà dall’oratorio della Misericordia. La prima parte della celebrazione è presieduta dall’arcivescovo di Firenze, il card. Giuseppe Betori. Dopo il passaggio di consegne del bastone pastorale dal cardinale ad Agostinelli e da questo al suo successore Nerbini, sarà il nuovo vescovo a presiedere la messa solenne. Al termine della messa mons. Nerbini, accompagnato dal cardinale Betori e da mons. Agostinelli si recherà in duomo per rendere omaggio al Sacro Cingolo mariano, esposto nella sua cappella fin dalla mattina. La prima ostensione della preziosa reliquia mariana sarà officiata dal nuovo presule la sera del giorno successivo, 8 settembre, alla conclusione del corteo storico.
Festeggiamenti anche nella diocesi di Agrigento, in Sicilia che venerdì prossimo, 6 settembre, farà memoria della dedicazione della basilica cattedrale dedicata a San Gerlando. Per la prima volta dopo otto anni la celebrazione, presieduta dall’arcivescovo, il card. Francesco Montenegro (che giovedì mattina è stato ricevuto in udienza da papa Francesco) si svolgerà nel duomo della città riaperto al culto e non sul sagrato della navata sud come avvenuto negli anni scorsi.
Anche la diocesi di Genova in festa questa settimana per la Solennità della Madonna della Guardia che ha portato al Santuario sul Monte Figogna moltissimi fedeli e devoti. Nell’omelia, l’arcivescovo, il card. Angelo Bagnasco, ha sottolineato la necessità di una “fede devota” nella confusione diffusa di oggi. “La devozione è prendersi cura di qualcuno, con affetto; si esprime con gesti semplici e frequenti che sono come piccole scintille che nascono dalla fede e che la alimentano: dona calore al cuore e alla vita”, ha detto spiegando che la Madonna della Guardia è “un cuore pulsante della nostra città e della comunità cristiana” e la festa annuale, ad un anno dal crollo del Ponte Morandi, “si rinnova nel ricordo delle vittime di quella tragedia, dei familiari, e rappresenta per la città intera un momento di particolare emozione. Per Genova – ha detto ancora il card. Bagnasco - chiedo di continuare a camminare insieme, coltivando il senso di appartenenza e di amore per questa città”.