Colombo , martedì, 27. agosto, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Ci sono ancora, negli occhi della comunità cattolica dello Sri Lanka, le immagini degli attentati di Pasqua, le centinaia di vittime, il sangue nelle chiese, le chiese chiuse. Ma ci sono anche gli occhi orgogliosi del Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, che subito la strage ha invitato a non riversare odio, ma riconciliazione, e che nell’annuale incontro per i malati alla Basilica di Tewatte, porta una corna in dono a Nostra Signora dello Sri Lanka. Una immagine che commuove il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“All’inizio della celebrazione – dice, in un piccolo saluto improvvisato al termine dell’incontro – il carissimo cardinale è salito (non so se avrei avuto il suo coraggio, per andare ad incoronare la Madonna. Che Maria sia per tutto il popolo dello Sri Lanka un segno di consolazione e di sicura speranza”.
L’annuale benedizione dei malati nella Basilica di Tewatte si è tenuta lo scorso 25 agosto. Erano in 100 mila gli Sri Lankesi che sono accorsi davanti la basilica e hanno partecipato alle ore di commovente celebrazione. Il Cardinale Bassetti era presente per un viaggio pastorale missionario programmato già a inizio anno, insieme con don Leonardo Di Mauro, responsabile CEI per gli aiuti al Terzo Mondo.
Da sempre, c’è un filo rosso che collega la Conferenza Episcopale Italiana con lo Sri Lanka. Un po’ per la presenza srilankese in Italia, circa 80 mila persone, che hanno una pastorale loro dedicata guidata da monsignor Neville Joe Perera. Un po’ perché da sempre parte dei fondi dell’8 per mille per il Terzo Mondo sono indirizzati proprio allo Sri Lanka.
Nel 2016, a Colombo, è stato inaugurato grazie anche ai fondi della CEI l'istituto culturale dedicato a Benedetto XVI, che Papa Francesco ha visitato durante il suo viaggio in Sri Lanka nel 2017. E poi, sempre nel 2017, la Conferenza Episcopale Italiana citava, tra i progetti per il terzo mondo, uno nello “Sri Lanka, nella diocesi di Badulla, prevede l' ampliamento dell' ospedale acquistato nel 1994 con i fondi della Conferenza episcopale italiana”. Grazie alla CEI è stato anche costruito un centro agricolo che prepara i ragazzi al mondo del lavoro, e in particolare a curare bestiame e fare prodotti caseari.