Città del Vaticano , domenica, 25. agosto, 2019 12:11 (ACI Stampa).
Gesù capovolge la domanda e colloca la risposta sul piano della responsabilità, invitandoci a usare bene il tempo presente.
Papa Francesco inizia così la sua riflessione sul brano del Vangelo di oggi. Il tema, quanti si si salvano, diventa invece come ci si salva.
Prima della preghiera mariana dell’ Angelus il Papa spiega che “non c’è il “numero chiuso” in Paradiso! Ma si tratta di attraversare fin da ora il passaggio giusto, che c’è, per tutti, ma è stretto”.
Il passaggio è stretto, spiega il Papa, perché “per salvarsi bisogna amare Dio e il prossimo, e questo non è comodo! È una “porta stretta” perché è esigente, richiede impegno, anzi, “sforzo”, cioè una volontà decisa e perseverante di vivere secondo il Vangelo. San Paolo lo chiama «il buon combattimento della fede»”.
Spiegando la parabola il Papa dice che: “il Signore ci riconoscerà non per i nostri titoli...io ero amico di tale cardinale... ma per una vita umile e buona, una vita di fede che si traduce nelle opere.