Varsavia , sabato, 24. agosto, 2019 14:00 (ACI Stampa).
In Polonia, ma anche negli altri paesi dell'Europa centrale e orientale, stiamo assistendo ad una massiccia campagna organizzata dagli ambienti LGBT, il cui obiettivo sono cambiamenti delle leggi per legalizzazione del "matrimonio gay" e perseguire d'ufficio la cosiddetta omofobia ma anche all'introduzione nel sistema educativo di programmi che promuovono atteggiamenti omosessuali. E’ una campagna ben pianificata e realizzata con il supporto dall’estero che mira ad una rivoluzione socio-culturale nei Paesi ritenuti “retrogradi”.
Il direttore dell’Agenzia Cattolica d’Informazione (KAI), Marcin Przeciszewski, ha pubblicato degli articoli dove analizza in modo dettagliato l’offensiva LGBT in Polonia . Prima di tutto ricorda l’aumento delle parate “Gay Pride” che in Polonia vengono chiamate “Marce dell’uguaglianza”: sono passate da 14 dell’anno scorso a 23 quest’anno. “È caratteristico – nota il giornalista - che siano organizzate non solo nelle grandi città, ma più spesso in piccoli centri lontani dal centro, dove la comunità LGBT è insignificante e non si è mai presentata in pubblico prima”.
Le “Marce dell’uguaglianza” sono state precedute dall'annuncio di due documenti programmatici. Przeciszewski ricorda che “il 18 febbraio 2019, il presidente di Varsavia Rafał Trzaskowski ha firmato solennemente la “Dichiarazione LGBT + di Varsavia”, e il 30 marzo è stata annunciata la Dichiarazione del Congresso LGBT +, che si è tenuto nella capitale, riunendo 27 gruppi e organizzazioni provenienti da tutta la Polonia”. Secondo il giornalista tutto questo “mostra che gli ambienti LGBT + stanno attualmente consolidando i loro ranghi perfezionando la loro strategia, anche in collaborazione con partner stranieri molto più esperti”. Il Congresso è stato organizzato dall'Associazione "L’Amore non esclude” („Miłość Nie Wyklucza”) con il supporto concettuale e finanziario di ILGA-Europe. L’autore ricorda che “ILGA-Europe è un'organizzazione internazionale non governativa che associa circa 600 organizzazioni nei 54 paesi in Europa e in Asia centrale. Uno dei suoi obiettivi principali è quello di rafforzare il movimento LGBT in Europa e in Asia centrale”.
Przyciszewski elenca ed analizza gli scopi strategici degli ambienti LGBT in Polonia: la modifica della legge polacca introducendo il "matrimonio gay" con la possibilità di adottare i figli; l’introduzione della legge basata sul “principio di autodeterminazione" per poter “concordare” (o cambiare) il sesso, accessibile per le persone di età superiore ai 16 anni; aumento della "sicurezza" delle persone con un diverso orientamento sessuale per fornire "protezione legale contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale, l’identità di genere, l’espressione di genere e caratteristiche di genere" (Przyciszewski spiega che l'adozione di tale “legge” farebbe sì che citare pubblicamente frammenti biblici che condannano gli atti omosessuali potrebbe essere classificato come "un crimine perseguito d'ufficio"); modifica delle ordinanze del Ministro della Pubblica Istruzione per l'istruzione nei asili e scuole dei programmi con i contenuti “relativi alla parità di trattamento e alla prevenzione della discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere (...) nonché la conoscenza dell'orientamento sessuale, delle identità di genere, dell'espressione di genere".
Siccome secondo ILGA-Europa, la Polonia non rispetta gli standard dei paesi dell'Unione Europea circa il trattamento delle persone LGBT, questa organizzazione vuole indirizzare fondi significativi verso questo Paese.