Roma , sabato, 17. agosto, 2019 10:00 (ACI Stampa).
L’ Eparchia di Lungro per i cattolici di rito bizantino sta vivendo, da alcuni mesi, un evento storico: i primi cento anni di Fondazione.
Infatti il 13 febbraio 1919, Benedetto XV emanava la Costituzione Apostolica “Catholici fideles” che istituiva l’Eparchia. Un centenario che ha visto una serie di appuntamenti e che vivrà, il prossimo 18 e 19 settembre la visita storica del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I (ne parleremo nelle prossime settimane) che visiterà anche la diocesi di Rossano-Cariati.
Il centenario si era aperto, il 19 febbario, con una celebrazione nella cattedrale di Lungro dedicata a San Nicola di Mira alla presenza del card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e del card. Ernest Simoni che subì il carcere duro negli anni della persecuzione ateista in Albania. A maggio l’udienza speciale con Papa Francesco che ha ricevuto circa 6000 fedeli dell’eparchia invitati a vivere, questo centenario, “non tanto come un traguardo, ma piuttosto come un nuovo e gioioso slancio nel vostro impegno umano e nel vostro percorso cristiano”.
Una udienza “importante” e significativa per l’eparchia di Lungro, come ha detto l’eparca Donato Oliverio evidenziando, ad Avvenire, come “nella pienezza di comunione con la sede di Pietro”, nella diocesi si “vive e si osserva in maniera ininterrotta la tradizione bizantina con il suo ricco patrimonio liturgico, cerimoniale, iconografico, teologico, spirituale”.
Con l’istituzione dell’Eparchia - che oggi comprende 30 parrocchie suddivise anche in altre regioni limitrofe alla Calabria – la Santa Sede, un secolo fa, decretava, per prima e in assoluto, l’unitarietà giuridica e la tutela dei discendenti del condottiero albanese Giorgio Castriota Skanderbeg, a suo tempo insignito del titolo di “Atleta di Cristo”, per l’impegno profuso, dal 1443 al 1468, con i suoi soldati, nella difesa della libertà e dell’autodeterminazione del proprio popolo e della cristianità europea.