Città del Vaticano , martedì, 6. agosto, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Il 6 agosto di 40 anni fa, nella solenne cornice della Basilica Vaticana, Giovanni Paolo II celebrava la Messa esequiale del Cardinale Alfredo Ottaviani, morto tre giorni prima all'età di 88 anni.
"Egli - aveva detto il Papa nell'omelia - è stato un grande Sacerdote, insigne per religiosa pietà, esemplarmente fedele nel servizio alla Santa Chiesa e alla Sede Apostolica, sollecito nel ministero e nella pratica della carità cristiana. Ed è stato insieme un Sacerdote Romano, provvisto cioè di quel tipico spirito, forse non facile da definire, che chi è nato a Roma possiede quasi per eredità e che si esprime in un particolare attaccamento a Pietro e alla fede di Pietro e, ancora, in una spiccata sensibilità per ciò che è e fa e deve fare la Chiesa di Pietro".
Il Cardinale Ottaviani - aggiungeva Giovanni Paolo II - si è sempre distinto per "coerenza, dedizione, obbedienza. Come Sostituto alla Segreteria di Stato, e poi Assessore, Pro-Segretario, Pro-Prefetto e Prefetto dell’allora Sacra Congregazione del Santo Offizio; come Prelato, Vescovo e Cardinale".
Da Prefetto del Sant'Uffizio - proseguiva il Papa - difese l'ortodossia cattolica in quanto "patrimonio irrinunciabile".
Ma il Cardinale Ottaviani - sottolineava ancora Giovanni Paolo II - ebbe anche un "grande cuore sacerdotale" dimostrato al fianco dei ragazzi dell’Oratorio di San Pietro.