Roma , lunedì, 26. agosto, 2019 14:00 (ACI Stampa).
La Basilica di Santa Maria in Trastevere è considerata la più importante chiesa del rione Trastevere, fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine.
La chiesa fu fondata nel III secolo da Papa Callisto I: secondo le cronache dell’epoca, nel 38 a.C. proprio in quel luogo la terra avrebbe preso a eruttare olio, evento che fu considerato una miracolosa annunciazione della nascita di Cristo.
Racconta Lampridio che Settimio Severo permise ai cristiani di riunirsi in un locale di Trastevere, conosciuto col nome di "taberna emeritoria", ospizio dei soldati invalidi. In questo luogo, secondo la leggenda, il giorno della nascita di Gesù Cristo sgorgò dell'olio, per cui fu detta comunemente "fons olei".
E' proprio qui che la leggenda narra sia sorta la chiesa attuale di S. Maria in Trastevere, che fu edificata da Giulio I nel 340 In quei primi anni la basilica venne chiamata titulus Calixti, in memoria forse del martirio che quel Papa aveva subito appunto in quel luogo. La basilica fu poi ricostruita quasi completamente durante il pontificato di papa Innocenzo II nel XII secolo. Nella basilica sono presenti anche le salme di San Callisto I ed Innocenzo II, e le reliquie di San Giulio I.
La facciata conserva nella parte superiore un mosaico del XIII secolo, raffigurante Maria in trono che allatta il Bambino: è affiancata da dieci donne recanti lampade. La facciata è preceduta dal portico progettato da Carlo Fontana (1702).