Bari , martedì, 20. agosto, 2019 14:00 (ACI Stampa).
La Basilica di San Nicola, nel cuore della città vecchia di Bari, è un monumento ricco di storia, di arte e di sacralità. Unica è la sua vocazione ecumenica.
La Basilica custodisce le reliquie di S. Nicola, lo stile è il romanico e conferisce a questo maestoso esempio di arte romanica pugliese un aspetto massiccio e sobrio, caratteristico dell’architettura normanna.
La Basilica di San Nicola è Basilica pontificia, il suo affidamento ad un determinato ordine religioso spetta cioè direttamente alla Santa Sede. Nel 1951, ponendo fine all'istituzione del capitolo dei canonici che serviva nella chiesa dalla prima metà del XII secolo, la Basilica fu affidata all'Ordine domenicano che ancora presta il suo servizio prestando una particolare attenzione agli aspetti ecumenici. Nel 1968, Paolo VI elevò il tempio alla dignità di Basilica pontificia promulgando la costituzione apostolica "Basilicae Nicolaitanae", motivato dal contributo e "dall'impulso al movimento ecumenico".
La figura di San Nicola ha un grande ruolo nelle relazioni interreligiose perché è il Santo più venerato nell’Ortodossia, e specialmente nel mondo slavo. Nessun Santo è così universalmente noto e amato come San Nicola. Altri santi godono di un culto superiore al suo in determinati luoghi. Nicola attraversa invece, come nessun’altro, il mondo cattolico, ortodosso e protestante.
Il ruolo ecumenico della Basilica è stato sempre riconosciuto. Addirittura, San Giovanni Paolo II, per il novecentenario della traslazione dei resti di San Nicola da Myra a Bari, promulgò una altra Costituzione apostolica, la Nova Canonica Ordinatio, che esordiva raccontando che la storia di 900 anni di vita offre una chiara testimonianza del ruolo che la Basilica ha avuto e continua ad avere per l'incremento del culto, nella Chiesa cattolica e in quella ortodossa, del Santo Vescovo di Myra, il cui corpo è ivi custodito”.