Assisi , mercoledì, 14. agosto, 2019 14:00 (ACI Stampa).
La Basilica di San Francesco è il cuore della città di Assisi e centro nevralgico di tutte le attività legate al Santo più amato in Italia. Nella Basilica sono conservate e custodite le spoglie del celebre poverello di Assisi. La Basilica di San Francesco dal 2000 è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO.
"Quanto vi è di affascinante e di straordinario per le strade, le case e le chiese di Assisi sembra risolversi, attraverso il gioco delle vie tortuose e delle lunghe scale con grazia toccante, verso le viscere della roccia viva ove, ragione di ogni altra meraviglia, in questa cripta severa e disadorna, riposa colui che fu tutto serafico ardore. Tuttavia san Francesco è qui più vivo che mai, poiché a lui salgono da ogni angolo della terra milioni di pellegrini di ogni razza e continente". Così i frati di Assisi, nel sito ufficiale della Basilica, presentano questo luogo sacro, ricco di storia,arte, fede e spiritualità.
Secondo la tradizione fu lo stesso Francesco ad indicare il luogo in cui desiderava essere sepolto. Si tratta della collina inferiore della città dove, abitualmente, venivano sepolti i "senza legge", i condannati dalla giustizia (forse anche per questo era chiamata Collis inferni. Nel sarcofago di sasso, contenuto nel pilastro eretto al centro del vano a crociera, è il "Sacro Corpo del Poverello". In quel punto lo nascose, integro, frate Elia, nel 1230, rendendolo inaccessibile a qualunque possibile violazione. Nel 1818, dopo 52 notti di lavoro, i frati del Sacro Convento, autorizzati da Pio VII, giungevano col piccone a rimettere in luce il prezioso Tesoro che fu racchiuso in un’urna di bronzo sigillata della Santa Sede.
Nel 1820 fu aperta la vasta cripta, scavata nella viva pietra; nel 1932, su disegno dell’Arch. Ugo Tarchi, venne realizzata l’attuale sistemazione, in luogo di quella neoclassica dell’800. Nelle nicchie – agli angoli del vano – sono state sistemate le tombe di quattro discepoli del Santo: Leone, Masseo, Rufino e Angelo. Il luogo invita alla preghiera, ma soprattutto alla pace, tanto cara e desiderata da Frate Francesco.
La costruzione della basilica venne avviata nel 1228 da Gregorio IX e fu consacrata il 25 maggio 1253 da papa Innocenzo IV. Non si conoscono i nomi degli architetti, indicati ipoteticamente nelle figure dello stesso frate Elia, di Lapo o Jacopo Tedesco (quest'ultimo citato da Vasari), di fra Giovanni della Penna o di fra Filippo da Campello. La basilica inferiore doveva essere già completa nel 1230, quando vi venne solennemente trasferita la salma di san Francesco.