Città del Vaticano , domenica, 28. luglio, 2019 12:12 (ACI Stampa).
La riflessione sulla preghiera del Padre Nostro, “sintesi di ogni preghiera”, precede la preghiera di Papa Francesco, al termine dell’Angelus, per le vittime del tragico naufragio di migranti di questa settimana al largo della Libia, che ha causato 150 morti.
Giornata piovosa a Roma, nell’ultimo Angelus di Papa Francesco prima della ripresa delle attività. Dopo un luglio di riposo, Papa Francesco riprende la settimana prossima la regolare attività, con le udienze generali e anche un incontro con gli scout il 3 agosto.
Il Vangelo del giorno è quello in cui Luca spiega la preghiera del Padre nostro. Papa Francesco nota che i discepoli chiedono a Gesù di insegnar loro a pregare perché “possono constatare che la preghiera è una dimensione essenziale nella vita del loro Maestro, infatti ogni sua azione importante è caratterizzata da prolungate soste di preghiera”, perché restano affascinati dal fatto che la preghiera di Gesù è “un legame intimo con il Padre”.
Ma Gesù non risponde con una “definizione astratta della preghiera”, non fornisce una tecnica per “pregare ed ottenere qualcosa”, ma piuttosto “invita i suoi a fare esperienza di preghiera”.
È proprio in questa “comunicazione diretta con il padre” la “novità della preghiera cristiana, “dialogo tra persone che si amano”, “basato sulla fiducia, sostenuto dall’ascolto e aperto all’impegno solidale”, è "un dialogo tra figlio e Padre e tra Padre e figlio: questa è la preghiera cristiana".