Carpi , domenica, 28. luglio, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Il Vangelo di questa domenica ci presenta la preghiera del Padre Nostro. Si tratta di una preghiera che ci permette di scoprire gli intimi desideri di Gesù: che cosa gli sta a cuore, che cosa determinava le sue scelte. Pregare con il Padre Nostro significa andare al centro dell’insegnamento di Gesù e penetrare nel suo cuore.
Tertulliano definisce il Padre Nostro “il breviario di tutto il Vangelo”, cioè una sintesi del Vangelo. Anzi, è il Vangelo in preghiera. E’ questa la ragione per la quale non c’è scrittore cristiano dei primi secoli che, parlando della preghiera, non ci abbia lasciato un commento al Padre Nostro.
Questa preghiera nasce da una domanda. I discepoli sono affascinati da Gesù che prega e dall’importanza che egli attribuisce al rapporto con Dio nella sua vita e dal tempo che riserva ad esso, persino notti intere. Vedendo come pregava si convinsero di non aver mai pregato in vita loro e così gli chiedono: Signore, insegnaci a pregare. Gesù viene incontro a questa richiesta, donando la sua stessa preghiera. Il Padre Nostro è la preghiera dei “bambini”, cioè di tutti gli uomini e le donne che si riconoscono figli e figlie di Dio. “Se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrate nel Regno dei cieli” (Mt 18,3).
Il Padre Nostro è l’onda della preghiera di Gesù, che si propaga nei secoli.
C’è una grande somiglianza tra il Padre Nostro e l’Eucaristia.