Kampala , mercoledì, 31. luglio, 2019 12:30 (ACI Stampa).
Cinquanta anni fa, San Paolo VI fu il primo Papa nella storia a mettere piede in Africa in un viaggio internazionale. Lo scorso 24 luglio, il Parlamento ugandese, la nazione che visitò, ha tributato un omaggio al Papa, con una mozione che riconosce il suo contributo nella diffusione della religione in Uganda.
La mozione è stata avanzata dal parlamentare Lucy Akello, alla presenza dei vescovi che sono riuniti in Uganda per le celebrazioni del giubileo d’oro del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar. Fu proprio Paolo Vi ad inaugurare il simposio.
Akello ha detto che la visita di Paolo VI in Uganda contribuì allo sviluppo della fede nella nazione perché canonizzò 22 martiri cattolici, cosa che portò alla proclamazione del 3 giugno come giornata dei martiri di Uganda. Secondo Akello, Paolo VI dovrebbe essere onorato insieme all’allora arcivescovo di Kampala Joseph Kiwanuka.
La mozione è stata appoggiata dal parlamentare Thomas Tavebwa, mentre Moses Ali, il primo vice-primo ministro ha detto di voler tributare un omaggio ai missionari che hanno portato la religione” e il leader dell’opposizione Betty Aol Ochan ha chiesto ai parlamentari di sensibilizzare le masse su come crescere bambini religiosi che possano restaurare i valori della città.
Il dibattito parlamentare testimonia l’impatto che ebbe il viaggio in Uganda di Paolo VI. Da arcivescovo di Milano, era stato in Rhodesia, in Sudafrica (a Pretoria), in Ngieria e Ghana, per un mese tra le missioni e nei cantieri dei lavoratori milanesi tanto impegnati in quelle terre. Era il 1962. Eletto Papa, nel 1964 canonizzò i 22 martiri ugandesi che erano stati beatificati da Benedetto XV. A uno di questi martiri, Carlo Lwanga, era stato arso vivo a Namugongo, da dove Paolo VI cominciò il suo viaggio, consacrando l’altare del luogo del martirio.