Città del Vaticano , domenica, 9. agosto, 2015 9:00 (ACI Stampa).
La vita di Teresa Benedetta della Croce “può essere ritenuta una sconfitta, ma proprio nel martirio risplende il fulgore dell’Amore che vince le tenebre dell’egoismo e dell’odio”. Con queste parole Papa Benedetto XVI nell’udienza generale del 13 agosto 2008 rendeva omaggio a Santa Teresa Benedetta della Croce – Edit Stein, uccisa dai nazisti nelle camere a gas del lager di Auschwitz il 9 agosto di 73 anni fa.
Edith Stein nacque a Breslavia nel 1891, di religione ebraica si convertì al Cattolicesimo ed entrò nell’ordine monastico delle Carmelitane Scalze.
Rifugiatasi in Olanda, Teresa Benedetta venne arrestata dalle SS il 26 luglio 1942 insieme alla sorella – anch’ella religiosa – all’indomani della denuncia della Chiesa Cattolica Olandese delle deportazioni antiebraiche da parte dei nazisti.
“Testimoni che riuscirono a fuggire dall’orribile massacro – disse ancora Benedetto XVI – raccontarono che Teresa Benedetta della Croce, mentre vestita dell’abito carmelitano avanzava cosciente verso la morte, si distingueva per il suo comportamento pieno di pace e per il suo atteggiamento sereno e per il comportamento calmo e attento alle necessità di tutti. La preghiera fu il segreto di questa Santa compatrona d’Europa, che anche dopo essere approdata alla verità nella pace della vita contemplativa, dovette vivere fino in fondo il mistero della Croce”.
Edith Stein è stata beatificata il 1° maggio 1987 e canonizzata da Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998.