Roma , venerdì, 26. luglio, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Per rendere nuovamente possibile l’incontro fra persone, occorre usare parole che siano cariche di senso. “Attraverso parole” per incontrare e ascoltare persone è il messaggio dell’undicesima edizione di Festival Francescano, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 settembre 2019. Dialogo e incontro, sono queste le due parole chiave dei frati del Movimento Francescano dell'Emilia Romagna.
La manifestazione di questo anno prende spunto dalla visita che Francesco d’Assisi fece 800 anni fa al sultano d’Egitto al-Malik al-Kamil. Un fatto storico, questo, ampiamente dibattuto ma con uno straordinario significato profetico: "parlare la lingua dell’altro è la chiave dell’incontro".
Un chiaro esempio di come Francesco intendeva il dialogo, lo avrebbe scritto due anni dopo nel capitolo 16 della Regola non bollata: “I frati poi che vanno fra gli infedeli, possono comportarsi spiritualmente in mezzo a loro in due modi. Un modo è che non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio e confessino di essere cristiani. L'altro modo è che, quando vedranno che piace al Signore, annunzino la parola di Dio”.
Come si può attualizzare il messaggio del Poverello di Assisi? Tra i dibattiti previsti, c’è quello sul lavoro con l’economista Stefano Zamagni; sulle povertà, che vede protagonisti la portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Carlotta Sami e Marcello Longhi, Presidente di Opera San Francesco per i Poveri; sui rapporti tra Occidente e Cina con l’economista Romano Prodi e il gesuita Antonio Spadaro; su tecnologia ed etica, con il francescano Paolo Benanti e il matematico Giuseppe O. Longo.
Due teologi, uno cristiano (Brunetto Salvarani) e uno musulmano (Adnane Mokrani), si confronteranno sul rapporto tra le religioni; così come faranno il direttore della rivista “Islamochristiana” don Valentino Cottini e l’Imam Kamel Layachi.
Alla presenza dell’Arcivescovo di Bologna Monsignor Matteo Maria Zuppi, l’ex brigatista Adriana Faranda e la figlia di Aldo Moro, Agnese, parleranno del percorso di “giustizia riparativa” che le vede coinvolte.