Città del Vaticano , domenica, 14. luglio, 2019 13:00 (ACI Stampa).
In occasione della Domenica del Mare il Cardinale Peter Turkson annuncia con una lettera il XXV Congresso Mondiale e la celebrazione del Centenario della Stella Maris. Tutti i Pontefici che dal 1920hanno guidato la Chiesa hanno benedetto ed incoraggiato lo sviluppo di questo Apostolato. Il XXV Congresso Mondiale e la celebrazione del Centenario della Stella Maris (Apostolato del Mare) si terranno dal 29 Settembre al 4 Ottobre 2020, a Glasgow, Scozia.
"Non sempre ce ne rendiamo conto, ma il lavoro dei marittimi è essenziale per la nostra vita quotidiana giacché la maggior parte di quel che abbiamo nelle nostre case - televisore, frigorifero, lavatrice, computer, telefono, per non parlare del carburante per le nostre automobili, degli abiti che indossiamo e di molti altri oggetti – è stata fabbricata in paesi lontani e viene trasportata dai marittimi". In occasione della giornata dedicata alla Domenica del Mare, che ricorre oggi, domenica 14 luglio 2019, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha anche inviato ai cappellani, ai volontari e ai sostenitori dell’Apostolato del Mare un Messaggio di gratitudine, ricordando il difficile lavoro che svolgono i marittimi di tutto il mondo.
Il messaggio porta la firma del Prefetto del Dicastero il Cardinale Peter Turkson: "È giusto, quindi, che ci fermiamo un momento per riflettere sul ruolo importante ed essenziale che queste persone ricoprono per la nostra comodità e il nostro benessere".
Il Cardinale Turkson nel messaggio rintraccia tutte le difficoltà dei marittimi: "Per alcune persone, la vita dei marittimi può sembrare attraente ed interessante poiché durante la navigazione essi visitano numerosi Paesi; in realtà la vita di un marittimo è piena di sfide e difficoltà. Dobbiamo riconoscere che, grazie alla ratifica e all’attuazione di diverse Convenzioni e legislazioni nazionali, le condizioni di vita e di lavoro a bordo di un gran numero di navi commerciali sono migliorate. Tuttavia non possiamo negare che in molte parti del mondo, dove armatori senza scrupoli si approfittano di un’applicazione meno rigorosa della legge, i problemi summenzionati continuano ancora a ripercuotersi profondamente sulla vita di numerosi marittimi e delle loro famiglie".
Il Messaggio si conclude con un appello: " Vorrei fare appello alle Organizzazioni Internazionali, alle corrispondenti autorità governative e ai diversi soggetti della scena marittima, affinché compiano ulteriori sforzi per proteggere e salvaguardare i diritti di quanti lavorano in mare. Vorrei inoltre incoraggiare i cappellani e i volontari della Stella Maris (Apostolato del Mare), durante le loro visite quotidiane a bordo, a prestare particolare attenzione e ad entrare in contatto con ogni marittimo e pescatore. Nei volti dei marittimi di varie nazionalità vi invito a riconoscere il volto di Cristo in mezzo a noi".