Città del Vaticano , venerdì, 7. agosto, 2015 10:30 (ACI Stampa).
Un nuovo inno per il “Giubileo della Misericordia”. Lo ha pubblicato ieri la Radio Vaticana sul suo sito e su Youtube. Registrato totalmente “in house” grazie alla collaborazione tra la Cappella Musicale Pontificia e la stessa Radio pontificia, è stato scritto da Paul Inwood, che ne ha curato la musica, e dal padre gesuita Eugenio Costa, autore del testo. Tutti i diritti sono stati ceduti al Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione, che si occupa di tutta l’organizzazione del prossimo Anno Santo.
L’inno si apre con le parole “Misericordes sicut Pater”, ovvero il motto del Giubileo, “Misericordiosi come il Padre”, tratto dal Vangelo di Luca (6,36). Ai microfoni della Radio Vaticana, l’autore del testo ha spiegato come le “dritte” per la composizione del nuovo inno siano giunte proprio dal Maestro della Cappella Sistina, Mons. Massimo Palombella, e dallo stesso Prefetto a capo del Dicastero per la Nuova Evangelizzazione, l’Arcivescovo Rino Fisichella.
Legare misericordia e musica è un atto possibile, secondo Costa: può “essere solo un atto di fiducia e di speranza che chi si approprierà, cantando, di queste parole, entri un po’ più a fondo in questo mistero della misericordia”.
“Per questo – continua il Gesuita - le quattro strofe sono: la prima, indirizzata al Padre, la seconda al Figlio, la terza allo Spirito Santo e la quarta riprende un po’ tutti i temi insieme. Facendo questo testo e affidandolo al compositore uno compie un atto di speranza. Il compositore ed io ci auguriamo, che questo testo cantato contribuisca ad approfondire seriamente il tema della misericordia, tema così profondo, così ampio su cui Papa Francesco si sta impegnando a fondo”.
D’altronde, ricorda, “lo scopo di un canto, un canto liturgico, è sempre quello di aiutare chi lo canta ad entrare in quello che si sta facendo. Questo canto avrebbe, dal punto di vista rituale, il senso di essere un canto processionale, ciò vuol dire che deve aiutare ad accompagnare una lunga processione, per esempio di ingresso, di inizio di una celebrazione - può essere una Messa o altro - con molte persone, spesso con molti vescovi, sacerdoti e diaconi. Che questo venga accompagnato da questa musica, che ha un suo ritmo pacato, però preciso, che aiuta a camminare nella fede e nella speranza”.