Roma , sabato, 6. luglio, 2019 10:00 (ACI Stampa).
“Presepi viventi. Generazioni Laudato si”. E’ questo il tema della quarta edizione del corso “Campi aperti: giovani e impegno sociale promosso dall’ Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro e dalla diocesi di Rieti che si è aperto ieri a Greccio (Rieti).
Una iniziativa che si svolge a poche centinaia di metri dal Santuario francescano del primo presepe, aperto dal direttore dell’Ufficio, don Bruno Bignami, e finalizzata a rendere i ragazzi attivi nelle rispettive comunità per aiutarle a rispondere all’appello urgente della Laudato si’.
Il corso, che si concluderà il 9 luglio e sarà seguito, fino al 12, nello stesso luogo, dal quinto seminario estivo per i direttori degli uffici diocesani di pastorale sociale. Il tema scelto per questa edizione è “In uscita verso le periferie (EG 30). Comunità Laudato si’ e profezia della carità”.
“Dopo il Seminario di Treviso (marzo 2019) – spiega don Bignami – intendiamo proseguire il cammino sul tema degli orientamenti dell’Ufficio, verso una attuazione pastorale della Laudato si’ di Papa Francesco”.
E in vista della Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che si celebrerà il prossimo 1 settembre, i Vescovi delle due Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dell' Ecumenismo e il dialogo, hanno inviato un Messaggio per la celebrazione di questa Giornata giunta alla 14ª Giornata Nazionale e che quest'anno sarà ospitata, l’8 settembre, dalla diocesi di Cefalù. Tema “ ‘ Quante sono le tue opere. Signore’ (Sal. 104,24)’. Coltivare la biodiversità” che quest'anno – si legge nel messaggio - per la Chiesa italiana rappresenta un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà “fragile” e “preziosa” della biodiversità, di cui anche “la nostra terra è così ricca. Proprio il territorio italiano, infatti, è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi acquatici e terrestri, a disegnare ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo”. Al centro della sezione della Laudato Si' dedicata alla biodiversità – evidenziano i presuli delle due commissioni episcopali – “c’è uno sguardo contemplativo rivolto ad alcune aree chiave del pianeta – dal bacino del Congo, alle barriere coralline, fino alla foresta dell’Amazzonia - sedi di una vita lussureggiante e differenziata, componente fondamentale dell’ecosistema terrestre. Prende così corpo e concretezza – scrivono - la contemplazione del grande miracolo di una ricchezza vitale, che - evolutasi da pochi elementi semplici - si dispiega sul pianeta terra in forme splendidamente variegate”. La struttura del pianeta è “delicata” e “fragile”, ma anche “fondamentale per la vita della famiglia umana”, spiegano i vescovi sottolineando che “in una creazione in cui tutto è connesso- scrivono i vescovi - sulla scorta della Laudato sì – ogni creatura, ogni essere ed ogni specie vivente – dispiega il suo grande valore anche nei legami alle altre”. “Intaccare tale rete significa mettere a rischio alcune delle fondamentali strutture della vita con un comportamento irresponsabile”, si evidenzia ne messaggio dei presuli che lanciano un appello affinché “si eviti di distruggere realtà di grande valore anche dal punto di vista economico, con impatti che gravano soprattutto sui più fragili”.