40 anni fa crollavano i muri ora si ricostruiscono, ha detto Letta, serve un incontro di persone diverse con identità e rispetto. Servono dialogo e nuove opportunità dice Emilia Guarnieri presidente del Meeting da 40 anni. Il Meeting è una storia e non una strategia di percorsi, le esperienze non si cancellano . Il vescovo di Bologna Matteo Zuppi ha parlato della capacità del Meeting di ricucire, con un rammendo sempre più elegante ed invisibile. Ricucire il senso della comunità, dello stare insieme. Guardare l’altro per vedere se stessi.
Nella edizione 2019 ci sarà grande spazio alla sostenibilità allo sviluppo, e dice la Guarinieri “oggi non è ragionevolmente immaginabile costruire benessere, convivenza e democrazia senza ricostruire relazioni ad ogni livello tra le persone”.
Il programma come sempre è ricchissimo, si comincia domenica 18 agosto con la presenza della seconda carica dello Stato: il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il giorno seguente l’approfondimento sul tema del Meeting “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi” sarà svolto da Guadalupe Arbona Abascal, docente di Letteratura spagnola e di Letteratura comparata e scrittura creativa all’Università Complutense di Madrid. Domenica 18 e lunedì 19 saranno anche i giorni in cui andrà in scena “Midnight Barabba”, spettacolo inaugurale del Meeting 2019, nel Teatro Galli di Rimini, riportato di recente al suo antico splendore.
Da ricordare che per tornerà al Meeting il segretario della Lega Musulmana mondiale Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, che si confronterà con il politologo Oliver Roy. A Rimini ci saranno anche le massime autorità religiose – cristiane e musulmane – di Aleppo.
E il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, dialogherà con i giovani sul tema “Non fatevi rubare i sogni, sono il futuro”, mentre Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù, ci dirà cosa significa “Guardare il mondo con gli occhi di Francesco”. Di Europa parlerà Richard Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede e tutta da ascoltare sarà anche la testimonianza di George Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo.
20 le mostre a partire da “Francesco e il Sultano 1219-2019. L’incontro sull’altra riva”, patrocinata dai ministri generali francescani e promossa tra gli altri dalla Custodia di Terra Santa. Di grande impatto sarà “Si aprì una porta nel cielo. La Cattedrale di Monreale”, esposizione che intende documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo di Monreale.
Un programma intenso che come sempre offre tante occasioni. Basta non dimenticare che l’ Altro da incontrare è scritto con la A maiuscola.
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