Monreale (PA) , martedì, 25. giugno, 2019 18:00 (ACI Stampa).
“Si aprì una porta nel cielo. La Cattedrale di Monreale” é questo il titolo della mostra che sarà esposta al 40° Meeting di Rimini dal 18 al 24 agosto 2019 e che porta i mosaici del Duomo in uno spazio di 700metro quadri alla Fiera di Rimini.
La mostra viene presentata domani alle 18 al Palazzo arcivescovile, dall’ArcivescovoMichele Pennisi, dal direttore del Meeting per l’Amicizia tra i popoli, Emanuele Forlani, dal curatore del progetto scientifico, Mirko Vagnoni, il responsabile di Ultreya, la società che ha curato tutti gli aspetti tecnici per la sua realizzazione, Sandro Chierici. Modererà l’incontro don Nicola Gaglio, presidente della Fabbriceria del Duomo.
La mostra intende documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo di Monreale. Si estenderà su un’area di 700 mq, articolandosi in cinque sezioni, con tre video e la riproduzione praticamente in scala 1:1 del portale di Bonanno che apre il percorso e del Pantocratore, che lo chiude con il suo straordinario abbraccio. Ospite d’onore della mostra sarà l’icona dell’Odigitria, un capolavoro assoluto dell’arte medioevale, che lascia Monreale per la prima volta, per una sede espositiva fuori della Sicilia. A corredo della mostra saranno esposti oggetti sacri come parte integrante del percorso che faranno i visitatori a Rimini perché la Cattedrale è un monumento vivo. Gli oggetti non vengono solo dalla Cattedrale o dal suo museo, ma anche dalla biblioteca dei monaci, dalla biblioteca del Seminario, e dall’Archivio Storico della Cattedrale. La mostra vuole, infatti, raccontare la vita che c’era attorno alla Fabbrica del Duomo e che poi culminava nell’attività liturgica.
All’uscita della mostra sarà allestito uno spazio in cui per qualche ora al giorno, alcuni studenti dell’Istituto per il Mosaico faranno vedere – soprattutto ai ragazzi – come si crea un pezzo di mosaico, al fine di far comprendere quanto grande sia stato il progetto della decorazione, e quante energie e competenze abbia richiesto.
La mostra si apre con una sezione storica che ripercorre le vicende della costruzione del complesso, voluto dal re normanno di Sicilia Guglielmo II (1153-1189) come luogo di culto religioso destinato, soprattutto, alla preghiera nei suoi confronti, evidenziando il sincretismo culturale del regno di Sicilia in età normanna, i riferimenti euro-mediterranei della Cattedrale, e la figura di Guglielmo II dal punto di vista iconografico.