Città del Vaticano , martedì, 25. giugno, 2019 14:00 (ACI Stampa).
"Che cos’è l’ascolto del grido della città che ci accingiamo a compiere il prossimo anno? Non è soltanto la raccolta dolorosa ma doverosa delle tante sofferenze ed ingiustizie che dilaniano la vita degli abitanti di Roma. C’è qualcosa di più, che richiede uno sguardo contemplativo, ci ha detto il nostro Vescovo Papa Francesco. È riconoscere la presenza e la voce dello Sposo. Egli è al fianco dei piccoli e i poveri, e la loro carne sofferente è la carne stessa dello Sposo. Egli è nell’inquietudine dei giovani che cercano il senso della loro vita, qualcosa di bello per cui valga la pena di vivere, qualcosa di cui innamorarsi".
Il cardinale vicario Angelo De Donatis indica le linee pastorali per il prossimo anno, al termine dei Secondi Vespri celebrati nella solennità della Natività di San Giovanni Battista, nella basilica di San Giovanni in Laterano, ieri pomeriggio.
“Abitare con il cuore la città” il titolo dell’intervento del vicario. "Per lasciare spazio alla guida dello Spirito Santo la Chiesa deve farsi piccola – ha detto il cardinale – solo così riscoprirà la gioia di essere missionaria e di sperimentare insieme nuove vie di evangelizzazione. Non che siano mancate in questi anni esperienze anche molto positive di evangelizzazione, ma nel loro insieme le comunità cristiane della diocesi sentono una certa stanchezza, un calo di entusiasmo, e soprattutto non collaborano tra di loro, talvolta presumendo di bastare a se stesse. Di qui la necessità di un cammino sinodale. Questo significa un processo in cui si permette a Dio di parlarci".
Sono tre le aree di ascolto che il Vicario indica nel suo intervento: i giovani, le famiglie e i poveri. "Chi fa l’ascolto? - chiede il Cardinale De Donatis - E’ realizzato dalle coppie catechiste che preparano al matrimonio e al battesimo dei figli, dagli adulti catechisti dei bambini e dei ragazzi (catechesi di comunione e di cresima, ACR, COR, Scout, oratorio, ecc.), dai membri di associazioni e movimenti che operano nella pastorale familiare. Chi si ascolta? I genitori dei bambini e dei ragazzi, i genitori dei bambini battezzandi, le coppie che si preparano al matrimonio. Anche qui: l’ascolto è il più possibile informale, realizzato attraverso incontri in stile familiare (ad esempio una cena) nelle case o in parrocchia, dove con molta libertà si condivide e ci si racconta la propria vita di tutti i giorni".
Il Cardinale De Donatis consegna dunque le linee pastorali per il prossimo anno e accenna alla "necessità di far nascere in ogni una piccola equipe pastorale. Il suo compito è fondamentale: animare dal di dentro la comunità parrocchiale, perché, nei suoi vari membri e livelli, possa realizzare l’ascolto del quartiere e delle storie di vita dei suoi abitanti".