Città del Vaticano , giovedì, 6. agosto, 2015 9:00 (ACI Stampa).
37 anni fa si chiudeva il pontificato di Papa Paolo VI: Giovanni Battista si spegneva a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978, nel giorno in cui la Chiesa celebra la Trasfigurazione del Signore.
Un pontificato lungo 15 anni quello montiniano, apertosi il 21 giugno 1963, e caratterizzato dal Concilio Ecumenico Vaticano II che Paolo VI guidò e portò a compimento nel 1965.
Innovatore, fu il primo Papa a viaggiare all’estero: rimangono nella storia le immagini di Paolo VI in Terra Santa, con l’abbraccio al Patriarca Ortodosso Atenagora, e negli Stati Uniti con lo storico discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che tra poche settimane vedrà protagonista Papa Francesco.
Papa Montini appoggiò gli sforzi conciliari per il rinnovamento della Chiesa, lavorando alacremente in difesa della fede e della vita umana. Su questo fronte si pone l’Enciclica Humanae Vitae del 1968, l’ultima del Pontificato.
Storica fu anche l’Enciclica sociale Populorum Progressio del 1967 in cui Paolo VI ribadiva che “lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere sviluppo autentico, dev'essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l'uomo. Nel disegno di Dio, ogni uomo è chiamato a uno sviluppo, perché ogni vita è vocazione”.