Città del Vaticano , lunedì, 10. giugno, 2019 12:00 (ACI Stampa).
“In occasione dei miei Viaggi Apostolici ho avuto l’opportunità di passare per molti aeroporti, dove voi, cari Cappellani e operatori qui presenti, prestate il servizio pastorale in situazioni complesse e specifiche”. Il Papa saluta così i partecipanti all’Incontro mondiale dei Cappellani dell’Aviazione civile in occasione dell’inizio del XVII Seminario Mondiale, promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, sul tema: “I Cappellani cattolici e gli operatori di pastorale dell’Aviazione Civile al servizio dello sviluppo umano integrale”.
L’incontro, al quale hanno aderito circa 90 rappresentanti di cappellanie aeroportuali e agenti pastorali religiosi e laici (le cappellanie aeroportuali cattoliche risultano essere ad oggi 92), si terrà presso il Centro Congressi di Villa Aurelia a Roma.
L’evento favorirà uno scambio di riflessioni ed esperienze per rafforzare una visione comune dei compiti e delle competenze degli operatori pastorali coinvolti. I principali temi saranno: l’apostolato aeroportuale attraverso la presenza concreta di edifici adibiti a cappelle; gli aspetti di tale specifico apostolato da un punto di vista del dialogo interreligioso ed ecumenico; la tutela del lavoro per gli operatori aeroportuali; e l’accoglienza e l’assistenza ai passeggeri in condizioni di particolare vulnerabilità o povertà.
“Lo sviluppo tecnologico, la frenesia del lavoro, il continuo transito di gente favoriscono nelle aerostazioni un’atmosfera di anonimato e di indifferenza, rendendole grandi periferie umane – commenta il Papa nel suo discorso ai cappellani aeroportuali - Milioni di persone di diverse nazionalità, culture, religioni e lingue vi si incrociano ogni giorno; ognuna è una storia, che solo Dio conosce: gioie, dolori, attese, preoccupazioni… In questi luoghi voi siete chiamati a portare la parola e la presenza di Cristo, il Solo che conosce quello che c’è nel cuore di ogni uomo; a portare a tutti, fedeli e gentili, il Vangelo della tenerezza, della speranza e della pace”.
“Negli aeroporti – continua il Papa nel suo discorso - voi siete anzitutto una presenza di gratuità: rappresentate la gratuità dell’amore di Dio in un ambiente dove tutti si trovano o per lavoro o viaggiano per i più diversi interessi. In quel contesto, voi offrite in modo molto rispettoso e discreto la possibilità di incrociare l’adesso di Dio. Perché quel giorno, quell’ora di passaggio, è in realtà irripetibile, e voi siete bravi a cogliere le opportunità che vi si presentano per avvicinarvi alle persone con la fantasia della carità pastorale: sia ai dirigenti, sia agli impiegati e ai diversi operatori, come pure ai passeggeri. La vostra testimonianza e il messaggio che date, qui e ora, può lasciare un segno che dura per tutta la vita, proprio con la forza della gratuità”.