Roma , lunedì, 10. giugno, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Ci sarà una nave molto speciale di 32 metri in Amazzonia. Si chiamerà la “nave-ospedale Papa Francesco”. La fraternità San Francesco di Assisi nella Provvidenza di Dio e l’associazione di laici che l’accompagna, stanno ultimando i preparativi per varare, nel prossimo luglio, l’imbarcazione, che porterà il Vangelo e assistenza sanitaria a oltre 700 mila abitanti di località amazzoniche raggiungibili solo per via fluviale, nello stato brasiliano del Pará.
Un vero e proprio ospedale galleggiante che porterà il nome del Pontefice argentino. La nave sarà fornita di strutture per diagnosi, cura, ricovero e prevenzione in medicina, oftalmologia, odontologia, chirurgia, laboratorio di analisi, infermeria, sala di vaccinazione e macchinari per esami di radiografia, ecografia, mammografia ed elettrocardiogrammi.
“La nave – riferisce l’Agenzia Fides, Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927 - partirà dal porto di Óbidos con un equipaggio di 10 persone (tra cui un religioso) e 20 volontari medici e paramedici (tra i quali docenti e alunni universitari) e visiterà circa 1.000 località costiere in spedizioni di 10 giorni, utilizzando due motoscafi-ambulanza per un primo rilevamento della situazione sanitaria di ciascuna località e per le emergenze. La spedizione farà riferimento agli ospedali locali di Juruti e Óbidos, gestiti dalla stessa congregazione di ispirazione francescana. In epoca di inondazioni, fungerà anche da imbarcazione di soccorso. La costruzione dell’imbarcazione è stata possibile grazie a una convenzione con lo Stato, che ha destinato al progetto i proventi di un’indennizzo per danno morale collettivo a carico delle aziende Shell Chimica e Basf S.A., in seguito a un incidente ambientale che causò a suo tempo 60 vittime mortali e altri ingenti danni”.