Colleville-sur-Mer , giovedì, 6. giugno, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Il mondo intero ricorda oggi l'evento che cambiò definitivamente il corso della Seconda Guerra Mondiale: lo sbarco delle truppe Alleate sulle coste francesi della Normandia, il D-Day. Era il 6 giugno 1944. A 75 anni di distanza, per ricordare questa pagina di storia, ieri è intervenuto il Cardinale canadese Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, durante una conferenza in Normandia.
“Fare memoria della fine dell’ultimo grande conflitto – ha osservato il porporato - è un dovere di rispetto nei confronti delle troppo numerose vittime di queste tragedie e una permanente esigenza di riflessione e di impegno per evitare che simili catastrofi abbiano a ripetersi in avvenire”.
“La geografia politica del mondo – ha aggiunto il Cardinale Ouellet - è assai mutata negli ultimi 75 anni, ma l’uomo non pare abbia molto imparato dalle sue trascorse sofferenze: si vive una mondializzazione dell’oblio e dell’indifferenza verso le vittime attuali, e i conflitti non hanno cessato di accrescersi e di frammentarsi su tutti i continenti, al punto che Papa Francesco è giunto al punto di parlare di terza guerra mondiale a pezzi”.
“La memoria delle vittime di questa ecatombe – ha proseguito il Prefetto della Congregazione per i Vescovi - ci impone un omaggio di rispetto e un dovere di prevenzione dei conflitti con ogni mezzo. La salvaguardia della pace è responsabilità di tutti, una responsabilità delle donne e degli uomini del nostro mondo globalizzato, lacerato e sovra armato, così come delle nostre società multiculturali sottoposte alle sfide dell’ospitalità, della coabitazione e dell’integrazione. La Chiesa Cattolica offre la testimonianza della sua fede in Cristo, Principe della pace, che sostiene il suo impegno per la pace nel mondo così com’è, ma teso verso un orizzonte di fratellanza umana universale possibile come anticipazione e profezia del Regno di Dio. Di qui la sua promozione d’una cultura dell’incontro, del dialogo e dell’integrazione che invita ad operare in sinergia con lo Spirito di Dio affinché prevalgano la giustizia, la solidarietà, la compassione e l’amore che liberano l’umanità dal flagello della guerra”.
Nel suo lungo intervento il Cardinale Ouellet ha ricordato le parole pronunciate in Normandia – nel giugno 2004, in occasione del 60/mo del D-Day – dal Cardinale Joseph Ratzinger, che meno di un anno dopo sarebbe stato eletto Papa con il nome di Benedetto XVI.