Macerata , giovedì, 6. giugno, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Si avvicina la 41^ edizione del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto ed in attesa dell’appuntamento di sabato 8 giugno, numerosi volontari sono da tempo al lavoro nei vari servizi e molti altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni, fino a raggiungere le 3.000 unità: sono giovani e adulti che mettono a disposizione tempo, competenze ed energie, provenendo da tutte le Marche e da più parti d’Italia.
Allo stadio saranno inoltre impegnati 40 volontari per l’accoglienza degli ospiti, personale di segreteria nei punti info per le adesioni e per gli accrediti stampa, 315 nel servizio liturgia, comprensivi di ministri dell’eucarestia, i loro accompagnatori, diaconi e collaboratori. Inoltre, 100 coristi, alcuni dei quali guideranno i canti durante il cammino. Imponente il servizio d’ordine che impegnerà più di 350 volontari per accogliere ed indirizzare i pellegrini.
Prima della santa messa faranno il loro ingresso allo stadio i 25 podisti che mercoledì 5 giugno, in piazza san Pietro, al termine dell’udienza generale, hanno ricevuto da papa Francesco la Fiaccola per la Pace, che prima di giungere allo stadio attraverserà Vitorchiano, Terni, Assisi, le zone terremotate, in particolare Camerino e San Severino Marche, con un’ultima tappa a Osimo, prima di arrivare allo stadio di Macerata.
Nel frattempo alla segreteria del pellegrinaggio sono in arrivo molti messaggi di fedeli, che chiedono preghiere per situazioni particolari; ed è arrivato anche un messaggio del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, che celebrerà la santa messa nello stadio maceratese: “Sono anch’io un fratello, e prenderò parte al Pellegrinaggio da Macerata a Loreto. Un fratello vescovo, che nella vita ha sempre camminato. Sono stato scout e ho sempre avuto davanti a me delle strade da percorrere. Mi ricordo, quando ero vicario a Firenze, che il card. Piovanelli tutti gli anni ci indicava un pellegrinaggio alla Madonna dell’Impruneta, per chiedere la grazia delle vocazioni, una benedizione, e camminavamo insieme.
Quando sono stato vescovo ad Arezzo tutti gli anni ho voluto fare un pellegrinaggio a piedi con i miei diocesani a La Verna, facendo 25 chilometri in salita per chiedere a san Francesco il dono delle vocazioni e la benedizione sulla diocesi. Anche venendo in Umbria ho continuato i miei pellegrinaggi e ho capito che quello che conta nella vita è camminare, camminare sempre, ma avendo una meta, avendo chi ci guida, e chi ci guida nella vita e nel nostro cammino è Cristo. E la Stella polare su cui fissare sempre gli occhi è Maria: ‘Respice Stellam’, dice san Bernardo, ‘guarda la Stella’, che è Maria”.