Philadelphia , lunedì, 3. agosto, 2015 17:00 (ACI Stampa).
I Cavalieri di Colombo moltiplicano gli sforzi per i cristiani perseguitati. Dopo aver già donato 3 milioni di dollari di aiuti umanitari per i cristiani perseguitati n Medio Oriente, i Cavalieri hanno lanciato negli Stati Uniti una campagna nazionale per raccgoliere ulteriore fondi e creare ancora maggior consapevolezza su quanto soffrono i cristiani (e non solo) in Medio Oriente.
Durante la loro conferenza internazionale, che si terrà a Philadelphia dal 4 al 6 agosto, i Cavalieri annunceranno i dettagli del loro programma per aiutare i cristiani rifugiati. E ci saranno in conferenza stampa l’Arcivescovo caldeo di Erbil, Bashar Matti Warda, che dalla capitale del Kurdistan ha ricevuto e accolto quasi un milioni di profughi là sospinti dall’avanzata dell’ISIS in Iraq; e l’arcivescovo melchita Jean-Clement Jeanbart di Aleppo, Siria, la città storica preda di tre eserciti per la cui salvezza da tempo Sant’Egidio ha lanciato una vera e propria battaglia.
Un simbolo, la scelta di Iraq e Siria, perché lì la violenza contro i cristiani è stata particolarmente severa, eppure il tema è ormai passato in secondo piano sui media.
Eppure, i cristiani sono la religione più perseguitata al mondo, come ha più volte sottolineato Papa Francesco, come ha messo in luce il rapporto annuale di Aiuto alla Chiesa che Soffre e come ha recentemente stabilito anche una indagine del Pew Forum.
Già ad agosto 2014, i Cavalieri di Colombo avevano iniziato una raccolta fondi tra i propri membri, stabilendo a 1 milione di dollari la cifra necessaria, che è stata rapidamente raggiunta e superata.