Città del Vaticano , martedì, 28. maggio, 2019 21:06 (ACI Stampa).
“Tra voi ci sono stati tanti martiri, anche in tempi recenti, come i sette Vescovi Greco-Cattolici che avrò la gioia di proclamare Beati. Ciò per cui hanno sofferto, fino ad offrire la vita, è un'eredità troppo preziosa per essere dimenticata. Ed è un'eredità comune, che ci chiama a non prendere le distanze dal fratello che la condivide”.
Lo dice Papa Francesco nel videomessaggio inviato al popolo della Romania nell’imminenza del Viaggio Apostolico che compirà dal 31 maggio al 2 giugno 2019 su invito delle più alte autorità del Paese.
“Mancano ormai pochi giorni al viaggio che mi porterà in mezzo a voi- dice il Papa- Questo pensiero mi dà gioia e desidero fin d'ora rivolgere il mio saluto più cordiale a tutti voi.
Vengo in Romania, Paese bello e accogliente, come pellegrino e fratello, e ringrazio il Presidente e le altre Autorità della Nazione per avermi invitato e per la piena collaborazione. Già pregusto la gioia di incontrare il Patriarca e il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena, come pure i Pastori e i fedeli cattolici.
I vincoli di fede che ci uniscono risalgono agli Apostoli, in particolare al legame che univa Pietro e Andrea, il quale secondo la tradizione portò la fede nelle vostre terre. Fratelli di sangue, lo furono anche nel versare il sangue per il Signore. E tra voi ci sono stati tanti martiri, anche in tempi recenti, come i sette Vescovi Greco-Cattolici che avrò la gioia di proclamare Beati. Ciò per cui hanno sofferto, fino ad offrire la vita, è un'eredità troppo preziosa per essere dimenticata. Ed è un'eredità comune, che ci chiama a non prendere le distanze dal fratello che la condivide.