Roma , mercoledì, 29. maggio, 2019 16:00 (ACI Stampa).
I missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere si preparano a estendere la missione in Algeria anche verso la Tunisia, toccando così un Paese dove è proibita ogni forma di pubblico annuncio del Vangelo e dove si vive ancora la delicata transizione dalla “Primavera Araba” del 2011.
La decisione arriva al termine della XV assemblea generale del PIME, che si è conclusa lo scorso 23 maggio a Roma. L’assemblea – si legge sul sito del PIME – ha accolto “la richiesta del Superiore Generale di allargare la presenza missionaria nel Maghreb”.
Con questa decisione sono 19 i Paesi raggiunti dai missionari dell’istituto.
L’Assemblea generale del PIME ha anche inviato un messaggio a tutti i membri dal titolo “Guai a me se non predicassi il Vangelo”, in cui si sottolinea che “complessivamente, è stato il nostro impegno ad gentes a guidare le riflessioni e a orientare le scelte operative per il prossimo sessennio, sottolineando il carisma e il senso di appartenenza dell’Istituto”.
La missione del PIME in Algeria è presente dal 2006. L’estensione alla Tunisia allarga l’interesse missionario nell’area del Maghreb, in condizioni non sempre facili.