Città del Vaticano , domenica, 26. maggio, 2019 12:08 (ACI Stampa).
È una Chiesa che “non può rimanere statica”, ma è piuttosto “chiamata ad agire come una comunità in cammino” quella delineata da Papa Francesco nel commento al brano del Vangelo odierno, prima della preghiera del Regina Coeli, che durante il tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus.
Un cammino che va portato avanti “con la partecipazione attiva di ciascun battezzato”, sorretto “dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose”, e con l’obiettivo di “liberarsi dai legami mondani rappresentati dalle nostre vedute, dalle nostre strategie, dai nostri obiettivi che spesso appesantiscono il cammino di fede, e porci in docile ascolto della parola del Signore”.
È una giornata nuvolosa in piazza San Pietro, ma questo non ha scoraggiato le persone dal riunirsi in piazza San Pietro per ascoltare il Papa, un appuntamento che si celebra fin dai tempi di Pio XII.
In particolare, Papa Francesco si sofferma sul “paraclito”, lo Spirito Santo, di cui Gesù spiega l’operato ai discepoli riuniti nell’ultima cena. “Mentre si avvicina il momento della croce – sottolinea Papa Francesco – Gesù rassicura gli apostoli che non rimarranno soli: con loro ci sarà sempre lo Spirito Santo”.
Spiega Papa Francesco che nella lingua greca “paraclito” significa “colui che si pone accanto, per sostenere e consolare”, e la missione dello Spirito che Gesù promette in dono è di insegnare ogni cosa e ricordare ciò che Gesù ha detto, perché “nel corso della sua vita terrena, Gesù ha già trasmesso tutto quanto voleva affidare agli Apostoli”, portando così a “compimento la Rivelazione divina, cioè tutto ciò che il Padre voleva dire all’umanità con l’incarnazione del Figlio”.