Città del Vaticano , sabato, 25. maggio, 2019 12:48 (ACI Stampa).
“Vivere questo giubileo non tanto come un traguardo, ma piuttosto come un nuovo e gioioso slancio nel vostro impegno umano e nel vostro percorso cristiano. In questo senso, è quanto mai necessario approfondire il passato e farne grata memoria, per trovare in esso ragioni di speranza e camminare insieme verso il futuro che Dio vorrà donarci”.
E’ l’invito di Papa Francesco ai pellegrini dell’ Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale, a Roma per il centenario dell’istituzione dell’Eparchia.
Il Papa ha ricordato la nascita della Eparchia voluta da Benedetto XV: “Cento anni fa, mentre il mondo era lacerato dalla prima guerra mondiale, il mio venerato Predecessore si è posto in ascolto della storia, delle vostre legittime esigenze, come anche del vostro coraggioso itinerario spirituale, caratterizzato da fedeltà alla tradizione, nonostante le difficoltà e le sofferenze. Il Papa aveva tanto a cuore la Chiesa orientale e meditava «cosa si dovesse fare per venire incontro con più fermezza alle necessità e al giusto decoro della Chiesa universale e delle altre Chiese particolari»”.
Fare memoria del passato e guardare al futuro: “Vi incoraggio ad accogliere sempre più in voi e tra di voi l’amore del Signore, sorgente e motivo della nostra vera gioia, a partecipare ai Sacramenti, a manifestare prossimità ad ogni famiglia, a prestare attenzione ai più poveri e ai bisognosi, ad accompagnare le giovani generazioni con la grande sfida educativa che tutti ci coinvolge: sono queste le dimensioni in cui custodire le proprie tradizioni come pure l’appartenenza a Cristo e alla sua Chiesa. Siete chiamati a vivere come cristiani, testimoniando che l’amore è più bello dell’odio, che l’amicizia è più bella dell’inimicizia, che la fratellanza fra tutti noi è più bella dei conflitti”.
Il Papa conclude chiedendo di tramandare “alle nuove generazioni quel patrimonio spirituale che vi identifica. Vi accompagni nel vostro quotidiano cammino la materna protezione della Santa Madre di Dio, l’Odegitria. Lei, la serva obbediente che ha accolto la parola del Signore, vi renda sempre più docili alla volontà del Padre e strumenti generosi del suo disegno di salvezza”.