E così si trova nel libro anche un capitolo sullo “stipendio del Papa” e un ricapitolo delle vicende dello IOR.
E poi la Chiesa cattolica? parrocchie, diocesi, associazioni caritative, congregazioni religiose...
Si arriva così al tristemente noto 8 per mille. Tristemente perché nessuno sa che cosa ci sia veramente dietro a questa espressione. Eppure è un meccanismo semplice e chiaro che ha richiesto però una grande capacità di mediazione tra stato italiano e Chiesa cattolica in Italia.
Ovviamente entrano in gioco tutte le attività caritative della Chiesa, dall’assistenza ai migranti alle scuole del Terzo mondo.
E non poteva mancare uno studio storico che riportasse alla fine del potere temporale e alla Questione romana, con i beni sottratti a molte congregazioni religiose.
La introduzione del Cardinale Montenegro vede l’oggi e la postfazione di Carlo Cardia rilegge la storia.
Il libro è ricco di informazioni non solo per chi non sa, ma anche per chi sa.
E segue tre linee, come spiega l’autore: sbrogliare la matassa dei luoghi comuni, avere presente la articolazione della Chiesa cattolica, e capire come i beni sono utilizzati.
Quando si sente parlare di “affittare la sale de Musei vaticani” o di parroci che vivono nel lusso sarà bene aprire le pagine di questo libro che si legge con la passione di un romanzo e rivedere come davvero stanno le cose, anche nelle contabilità delle parrocchie o nel bilancio della Santa Sede.
Davvero un libro di cui si sentiva il bisogno, e che merita una larga diffusione, magari proprio da parte dei parroci.
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