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70 anni fa la morte dell'Arcivescovo ortodosso Damaskinos, Giusto tra le Nazioni

Damaskinos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia  | Damaskinos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia  | Foto: pubblico dominio Damaskinos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia | Damaskinos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia | Foto: pubblico dominio

Ricorre oggi il 70/mo anniversario della morte di Damaskinos, l’Arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia, che fu reggente del Paese dalla fine dell’occupazione nazista durante la II Guerra Mondiale fino alla restaurazione della monarchia nel 1946. Per il suo impegno contro la deportazione degli ebrei è stato dichiarato Giusto tra le Nazioni nel 1969.

Nato come Dimitrios Papandreou a Dorvitsa, nell’Etolia, il 3 marzo 1891, viene ordinato sacerdote nel 1917. Nel 1922 viene eletto vescovo di Corinto. Negli anni ’30 si reca negli Stati Uniti dietro mandato del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli per riorganizzare la locale Chiesa Ortodossa.

Nel 1938 viene eletto Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia ma il dittatore Ioannis Metaxas pone il veto e l’elezione viene annullata.

Dopo l’occupazione tedesca, Damaskinos viene reinstellato Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia e assunse la reggenza del Paese. In prima persona si recava a trovare i cittadini greci condannati a morte dai nazisti la sera prima delle loro esecuzioni e inviava il suo legale di fiducia a difenderli durante i processi organizzati dalle autorità militari tedesche.

Dal 1943 denunciò pubblicamente le deportazioni degli ebrei greci verso i campi di sterminio. Insieme ad alcuni accademici greci scrisse una lettera di denuncia in cui affermava che gli ebrei di Grecia “hanno fatto sacrifici per la Nazione e sono sempre stati in prima linea nella lotta della Grecia per difendere i suoi inalienabili diritti storici. Tutti i figli della Madre Grecia sono un'unità inseparabile: sono membri uguali del corpo nazionale indipendentemente dalla religione”.

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Diede ordine di nascondere e salvare migliaia di ebrei, falsificando spesso certificati di battesimo.

Al termine della Seconda Guerra Mondiale dovette gestire la guerra civile che si concluse con la restaurazione della monarchia e il rientro in Grecia di Re Giorgio II. Da allora terminò la sua reggenza. Damaskinos morì ad Atene il 20 maggio 1949.