Wadowice , sabato, 18. maggio, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Nel 1999 Giovanni Paolo II per la penultima volta visitò la Polonia. Si recò anche nella sua città natale dove, parlando a braccio, disse: “Qui, a Wadowice, è cominciato tutto: è cominciata la vita, è cominciata la scuola, gli studi, è cominciato il teatro… e il sacerdozio”. A Wadowice, a fianco della chiesa parrocchiale, è rimasta la casa della sua infanzia situata in via Kościelna 7, dove lui nacque il 18 maggio del 1920 intorno alle ore 17.
Il 20 giugno i genitori portarono il loro figlio di quattro settimane nella chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria, dove fu battezzato, ricevendo i nomi di: Karol Józef (Carlo, Giuseppe). Nel Libro di Battesimi del 1920, fu scritto in latino: “Karol Józef Wojtyla, figlio di Karol e Emilia Kaczorowska, nato il 18 maggio 1920, battezzato il 20 Giugno, 1920”. L’ambiente della famiglia e del paesino ebbe la decisiva influenza nella formazione del futuro papa. Nel 1938 Karol Wojtyla lasciò Wadowice insieme a suo padre per andare a Cracovia a studiare lingua e letteratura polacche.
Oggi, il giorno del 99° compleanno di Giovanni Paolo II, vale la pena ricordare il suo forte legame con quel tranquillo paese nel sud della Polonia, dove lui visse i primi diciotto anni della sua vita. Di questo legame il Papa ha parlato nel commovente discorso a Wadowice il 16 giugno 1999.
“Un'altra volta ancora, durante il mio servizio alla Chiesa universale sulla Sede di San Pietro, giungo nella mia città natale di Wadowice. Con grande commozione guardo questa città dei miei anni d'infanzia, testimone dei miei primi passi, delle mie prime parole . . . La città della mia infanzia, la casa paterna, la chiesa del mio santo battesimo . . . Voglio varcare in queste soglie ospitali, inchinarmi davanti alla terra natia e ai suoi abitanti, e dire le parole con cui si salutano i familiari al ritorno da un viaggio lontano: ‘Sia lodato Gesù Cristo!’
Gerusalemme, ‘per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene’. Oggi faccio mie queste parole del Salmista e le riferisco a questa città. Wadowice, la città della mia infanzia, per la casa - per la casa paterna e per la casa del Signore - chiederò per te il bene! Come non esprimere questa promessa, mentre la Provvidenza mi ha concesso oggi di trovarmi quasi su un ponte che unisce queste due case: la casa paterna e la casa di Dio? E' una straordinaria, ed insieme la più naturale congiunzione di luoghi che - come nessun altro - lasciano un profondo segno nel cuore dell'uomo.