I Vescovi del Triveneto si sono riuniti a Padova dove hanno incontrato una delegazione dei cappellani impegnati nelle carceri del Nordest. Nel loro racconto – si legge nel comunicato finale dei lavori - sono emersi “ i tratti principali, le attenzioni ed anche le preoccupazioni e le fatiche che caratterizzano e accompagnano” il servizio quotidiano svolto da cappellani, religiosi, religiose e volontari impegnati nella quindicina di istituti carcerari presenti in quest'area con tutte le persone coinvolte nel “mondo della detenzione” per “soccorrerle nel corpo e nello spirito” attraverso una serie di azioni ed iniziative.
I momenti di ascolto e dialogo personale, la celebrazione dei sacramenti (eucaristia e riconciliazione in particolare), gli incontri di preghiera e catechesi, i gruppi biblici, le diverse occasioni di formazione umana e cristiana ma anche l'aiuto economico, l'approvvigionamento di indumenti o materiale per l'igiene personale delle persone detenute, il contatto con le famiglie, l'attenzione pastorale a favore degli operatori penitenziari ecc.
Riunione, invece, a Loreto, dei vescovi della Conferenza Episcopale Marchigiana. Dopo un breve aggiornamento sulla riunione della commissione Migrantes tenutasi sempre a Loreto, il presidente Piero Coccia, Arcivescovo di Pesaro ha informato su alcune tematiche affrontate nel recente incontro del Consiglio Episcopale Permanente (1-3 aprile), in particolare per quanto concerne la prossima assemblea generale dei vescovi che si terrà da lunedì, la settimana sociale dei cattolici italiani e la gestione dell'accoglienza dopo la conversione in legge del decreto sicurezza. Ha anche informato sulla giornata di spiritualità nel santuario di Loreto il 25 aprile per le persone consacrate. É stato espresso il desiderio di istituzionalizzare quest'appuntamento annuale.
Sempre in settimana la nomina del nuovo vescovo di Prato, don Giovanni Nerbini, vicario generale della diocesi di Fiesole e sempre in Toscana, l’ingresso nella sua nuova diocesi, quello di Lucca, del nuovo vescovo Paolo Giulietti.
Intanto la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino ha investito 65 mila per lavoro e formazione per i giovani. “Se si vuole dare una risposta alla povertà occorre operare sul versante dell’occupazione”, ha detto il vescovo Domenico Sorrentino presentando il progetto #Mettiamocialavoro che ha avviato un percorso lavorativo-formativo per 30 disoccupati. “Il progetto cerca di operare nei confronti della povertà e della fragilità – ha aggiunto il vescovo – non soltanto dando qualcosa che possa servire nell’immediato, ma offrendo una prospettiva nella quale le persone implicate devono metterci la loro curiosità, il loro impegno e voglia di fare”.
A Roma ieri il Vicario del Papa per la diocesi di Roma, il card. Angelo De Donatis ha celebrato una Santa Messa dedicata ai lavoratori e alle lavoratrici presso il Car (Centro agroalimentare di Roma) mentre i vescovi delle diocesi che comprendono i comuni delle province di Benevento e Avellino, aree emblematiche delle difficoltà e dei disagi storici del Sud Italia, hanno sottoscritto una lettera-documento intitolata “Mezzanotte del Mezzogiorno?” nella quale, sottolineando i gravi ritardi e gli squilibri nelle politiche economiche e sociali che si sono succedute in Campania, chiedono una svolta decisa e una più mirata politica di sviluppo.
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