Città del Vaticano , lunedì, 6. maggio, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Suor Luigia Miglioranza ha 89 anni ed è ancora missionaria. Ha conosciuto Paolo VI e Giovanni XXIII, ha lavorato a Cipro, in Turchia e poi è arrivata in Bulgaria nel 1993, perché – racconta ad ACI Stampa – “quando c’è stato il cambiamento e si sono aperte le porte, hanno scelto di inviare me, perché avevo la fama di una persona concreta”.
Ed è stata molto concreta per l’arrivo di Papa Francesco nel convento delle Missionarie Francescane di Rakovsky: per il pranzo, ha ammassato personalmente un chilo di pasta “all’uovo di pollo ruspante”, e un sughetto. Ci teneva che Papa Francesco assaggiasse la sua cucina, perché “l’arrivo di un Papa è una cosa straordinaria e va celebrato”.
Per cucinare, è arrivato ieri notte Giuseppe Lomuscio, cuoco italiano molto famoso in Bulgaria, dove lavora da dieci anni a Plovdiv. “Ha cucinato tutta la notte”, racconta Suor Krasi, una delle tre missionarie francescane che si è alternata nel servizio della tavola a Papa Francesco e ai vescovi.
“È un pranzo francescano – prosegue suor Krasi – con un menu italiano e bulgaro, e con la pasta di Suor Luigia - una pasta al forno. Tutto molto semplice. Frutta di stagione, un dolcetto. Abbiamo voluto offrire a Papa Francesco anche lo yogurt bulgaro, di cui parla spesso”.
Anche la tavola, continua suor Krasi, è stata decorata “con temi italiani e bulgari, e in particolare con le rose. Si sa, infatti, che la Bulgaria è il Paese delle rose, e noi abbiamo regalato a Papa Francesco una rosa appena entrato nel nostro convento. E c’è anche il rosso, per ricordare la valle di Tracia.”.