Città del Vaticano , sabato, 4. maggio, 2019 13:00 (ACI Stampa).
“Un viaggio apostolico tutto proiettato verso il cammino di unità e accoglienza”. Il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, definisce così il prossimo viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia del Nord dal 5 al 7 maggio.
Il Cardinale Parolin commenta così durante un’intervista rilasciata a Vatican News: “Papa Francesco sarà proprio un portatore di pace. Credo che il tema della pace di cui il Papa si fa portatore in questa visita si può sviluppare in due direzioni: da una parte, nel richiamo a quelli che sono secondo l’Enciclica di Giovanni XXIII i fondamenti dalla pace, senza i quali non si può costruire una vera pace, una pace sicura, stabile, e che sono la verità, la giustizia, la libertà e l’amore; nello stesso tempo, richiamando la figura di Giovanni XXIII - che è stato appunto un grande amico della Bulgaria dove ha vissuto dieci anni prima come visitatore apostolico e poi come delegato apostolico - il Papa vuole dire che la pace si costruisce attraverso quegli atteggiamenti di cui Giovanni XXIII è stato un testimone, cioè la ricerca dell’amicizia, la mitezza, l’amabilità, l’incontro con l’altro, il mettere in rilievo ciò che unisce più che quello che divide”.
Figura centrale di questo viaggio sarà poi Madre Teresa. Il Segretario di Stato Vaticano nella stessa intervista conferma: “Madre Teresa è una figura dominante. Io stesso quando sono stato in Macedonia qualche anno fa ho potuto constatare quanto affetto, quanta devozione c’è nei confronti di Madre Teresa. Naturalmente questa attenzione ai poveri, agli emarginati a coloro che si trovano nella necessità è un’attenzione molto concreta. Madre Teresa si paragonava a una goccia d’acqua nel mare, però, diceva, se non c’è quella goccia il mare manca di qualche cosa. Credo che questo sia l’insegnamento fondamentale che noi dobbiamo prendere e che il Papa sicuramente riproporrà e sul quale insisterà: una carità concreta, fatta di attenzione verso le persone che si trovano in situazione di povertà, per aiutarle a farle uscire da questa situazione, farle crescere”.