Roma , venerdì, 3. maggio, 2019 18:00 (ACI Stampa).
San Giuseppe il grande “silenzioso”. San Giuseppe l’umile, il saggio, colui che custodisce la famiglia. La sua è una figura che rimane nell’ombra ma il suo profilo si staglia nitido, nonostante le scarne notizie e i rari accenni che sono rintracciabili nei Vangeli. E poi la sua presenza ha ispirato molte opere, agiografiche e letterarie.
Ricordiamo, fra i tanti, l’ “Ombra del Padre” di Jan Dobracynski. Ora è uscito un libro dal titolo “Pregare San Giuseppe. Il grande silenzioso”, scritto da Giancarlo Paris e pubblicato dalle Edizioni Messaggero di Padova. Proprio per il “silenzio” in cui è avvolto - sottolinea l’autore, frate minore conventuale - Giuseppe è diventato una persona di grande fascino e di perenne attualità: è stato un profugo, un lavoratore orgoglioso del proprio mestiere, che ha insegnato al figlio, aperto alle “sorpresa” di Dio, che gli hanno sconvolto l’esistenza.
Non si può ignorare che fosse un uomo con una potente interiorità, capace di affrontare sfide grandi, inaudite e inattese. Come testimonia il suo atteggiamento nei confronti della sua giovane promessa sposa, Maria. E come era accaduto con altri grandi uomini della Bibbia, il suo modo di comunicare con il Mistero, che ha avviluppato fittamente la sua esistenza, è quello del sogno. Angeli fanno sapere a Giuseppe quando deve scappare, quando deve tornare, quali sono le verità di ciò che gli deve accadere.
Nella tradizione della fede si è “trasformato” in un valido aiuto nell’affrontare le difficoltà della vita. E dunque il libro di Paris ricorda come rivolgersi a lui. Non per niente è patrono dei falegnami, dei carpentieri, degli ebanisti. Non solo: protettore dei moribondi, dei padri,; viene invocato per ottenere un buon matrimonio. Ed è patrono di intere nazioni, come il Canada e il Perù.
Con questa guida, semplice e insieme profonda, si impara a conoscere davvero San Giuseppe così come possiamo incontrarlo, nonostante i pochi accenni, come si spiegava, negli stessi Vangeli canonici, e anche in quelli apocrifi; attraverso il magistero dei Pontefici, da Leone XIII a Pio XII, fino alla decisione di dichiararlo patrono del concilio Vaticano II.