Firenze , venerdì, 10. maggio, 2019 16:00 (ACI Stampa).
I cristiani? Sono cercatori di verità, chiamati a sviluppare e praticare il tema dell’amore. Karekin II, catholicos della Chiesa Apostolica di Armenia, in una intervisa con ACI Stampa delinea le sfide del dialogo ecumenico di oggi.
Lo fa in una cornice di relazioni straordinariamente buone tra Chiesa Apostolica Armena e Chiesa Cattolica, ormai non più divise da nessun problema teologico. Per tre volte, Karekin II ha incontrato Papa Francesco in questi ultimi due anni. A San Miniato, la basilica di Firenze dedicata al monaco armeno che morì martire proprio in quelle terre, ha parlato lo scorso lo scorso 26 aprile in una conferenza al Festival delle Religioni, dell’importanza della ricerca della verità, denunciato il comunismo che in Armenia aveva tolto ogni oggettività e trascendenza alla verità, indicato la strada del futuro in una rinnovata adesione a Cristo. ACI Stampa lo ha incontrato dopo la conferenza.
Santità, lei ha parlato nella rapporto tra verità e fede. Quanto si pensa che questo senso della verità sia andato perso nel mondo di oggi?
Nel mondo di oggi vediamo molte situazioni di vizio, che gettano ombra sulla verità, ma crediamo fermamente che una persona che crede e che crede in Cristo, che crede Dio può accedere a questa verità e farla diventare fonte di vita.
Lei ha fatto accenno al pensiero comunista in Armenia, che metteva l’uomo al centro di ogni cosa. Quanto è forte il rischio che il pensiero comunista, anche se non chiamato più tale in questo mondo?