Città del Vaticano , venerdì, 26. aprile, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Dal 13 maggio del 609 si chiama Santa Maria dei Martiri, ma tutti la conoscono come il Pantheon. La basilica romana dove oggi si ferma il cammino delle stazioni ha una storia affascinante ed è spesso luogo scelto da romanzieri e cineasti per racconti più o meno fantasiosi.
Dal 609 è sempre stata una chiesa cattolica, ma l’origine è quella di un tempio romano dedicato a tutti gli dei.
Non è però solo un monumento del passato. E’ ancora un luogo sacro a Dio, un luogo di raccoglimento e di ricerca. Una semplice visita può trasformarsi in un incontro particolare di grazia e un turista distratto può improvvisamente scoprirsi pellegrino, accompagnato dalla Vergine Maria, cui la Basilica è dedicata con il titolo di S. Maria dei Martiri.
Una vera “ stazione pasquale” come tutte quelle dove sosta il cammino dal giorno di Pasqua alla domenica in Albis.
Il Pantheon è una delle antiche stazioni romane, un rito che iniziato nel V secolo si interruppe nel 1309 per la “cattività avignonese” , fu ripreso dopo il Concilio di Trento, ma ebbe una nuova vita solo nel 1937. Il Concilio Vaticano II ha dato un nuovo slancio a questa pratica. E nella settimana dopo la Pasqua, le Stazioni intendono essere un’occasione di consolidamento della fede pasquale nella Resurrezione e un rinnovato itinerario catecumenale del cristiano.