Città del Vaticano , lunedì, 22. aprile, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Lunedì dell’ Angelo il pellegrinaggio stazionale proposto dalla Diocesi di Roma torna a San Pietro.
A mezzogiorno la piazza si riempie per la recita del Regina Coeli la preghiera mariana che nel tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus, guidata dal Papa.
Ma alle 16.45 l’appuntamento è con la liturgia stazionale. Certo purtroppo oggi è difficile arrivare alla basilica solo per pregare. Turbe di turisti in fila si mischiano ai fedeli, controlli di polizia, e (come dice il professor Eugenio Russo a proposito di Santa Sofia a Costantinopoli) “la presenza asfissiante e ottusa di masse inconsapevoli di visitatori, copri vaganti e paganti, senza la minima cognizione con i loro comportamenti della sacralità dello spazio in cui si trovano”.
Ma per chi davvero ha voglia di entrare nella liturgia di Roma conservata dai primi secoli della storia cristiana, l’ esperienza della preghiera nel primo giorno dell’ Ottava di Pasqua ha un significato preciso.
Come ha un significato preciso l’ Adorazione Eucaristica perpetua voluta da Giovanni Paolo II nella cappella laterale destra. L’adorazione continua si svolge dal lunedì al sabato, con esposizione del Ss.mo al termine della S. Messa delle 08.30. L’adorazione si prolunga fino alle 16,45 quando ha luogo la benedizione eucaristica. Il tempo di adorazione al Ss.mo Sacramento si distingue per il clima di raccoglimento, che permane ininterrotto.