Città del Vaticano , venerdì, 19. aprile, 2019 18:00 (ACI Stampa).
E’ il tema dello scarto quello scelto quest’anno dal Predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa per la omelia del Venerdì Santo presieduta dal Papa, per la Predica dei ricordi.
Il volto dell’uomo dei dolori, Gesù, il “prototipo e il rappresentante di tutti i reietti, i diseredati e gli “scartati” della terra, quelli davanti ai quali si volta la faccia da un’altra parte per non vedere”.
Il Padre cappuccino cita il romanzo «Se questo è un uomo» in cui lo scrittore Primo Levi racconta “la sua vita nel campo di sterminio di Auschwitz. Sulla croce, Gesù di Nazareth diventa l’emblema di tutta questa umanità “umiliata e offesa”. Verrebbe da esclamare:
“Reietti, rifiutati, paria di tutta la terra: l’uomo più grande di tutta la storia è stato uno di voi! A qualunque popolo, razza o religione apparteniate, voi avete il diritto di reclamarlo come vostro”.”
La predica diventa così una incursione letteraria soprattutto grazie ad alcuni testi come quello di Howard Thurman, Jesus and the Disinherited, Beacon che mette in luce il rapporto tra Vangelo e speranza per gli schiavi neri in America, e ricorda la parole di un canto: “ «Nobody knows the trouble I have seen. Nobody knows, but Jesus»: Nessuno sa il dolore che ho provato; nessuno, tranne Gesù”.