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Il Mistero è ricordo, le reliquie di Gesù raccontate da due giornalisti e un fotografo

La copertina del libro  |  | LEV
La copertina del libro | LEV
La devozione alla Corona di Spine  |  | www.notredamedeparis.fr
La devozione alla Corona di Spine | www.notredamedeparis.fr
Una foto della Sindone del sito www.shroudphotos.com |  | www.shroudphotos.com
Una foto della Sindone del sito www.shroudphotos.com | www.shroudphotos.com

Venerdi Santo non ci sarà, come ogni venerdì alle 15, la esposizione della Reliquia della Corona di Spine a Notre Dame a Parigi. La Passione la cattolicità della città la vivrà con negli occhi il rogo che ne ha distrutto il tetto.

Ma la reliquia è salva. E’ stata una delle prime notizie ad arrivare durante quel rogo infernale che ha tinto di rosso la sera di lunedì 15 aprile.

E’ non è cosa da poco se si pensa che è una delle reliquie della Passione più venerata nel mondo insieme ad altre, famose e non.

A raccontare e spiegare la storia e la devozione verso questi oggetti è un libro appena edito in diverse lingue: Testimoni del Mistero. Le reliquie di Gesù, edito dalla LEV e scritto da  Grzegorz Gorny e Janusz Rosikon. Due giornalisti che hanno scelto non solo di fare vedere e raccontare, ma di creare un vero pellegrinaggio da Triduo Pasquale.

Il libro accompagna il lettore nei luoghi dove le reliquie della Passione sono custodite e venerate oggi. E inizia ovviamente con la Sindone di Torino aggiornando il lettore, pellegrino, sugli studi più recenti e sulle conoscenza ormai certe che riguardano il Sacro Telo. Dai pellegringgi dei Pontefici all’uso di occhiali speciali per vedere bene la immagine resa sempre più tenue dal tempo. Come se fosse un messaggio.

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Il viaggio prosegue in tutta Europa e Medio Oriente. Si arriva ai vari frammenti della Santa Croce, al sudario di Oviedo che con la Sindone e il velo di Manoppello gli studiosi dicono essere stati sullo stesso volto. E poi si prosegue con le Sante Tuniche da Argenteuil a Treviri, fino alla colonna della flagellazione e appunto alla Corona di Spine di Notre Dame.

Il viaggio si conclude formalmente al Santo Sepolcro con la presentazione dei recentissimi studi degli archeologi greci che hanno potuto studiare il letto di roccia originale su ci è stato deposto Gesù.

Ma, come spiegano gli autori, l’indagine continua. La passione per il ricordo non spegne la voglia di conoscere. E ci sono reliquie “minori” di cui il libro racconta, come la Scala Santa di Roma o la Cuffia di Cahors.

Il volume è corredato di magnifiche foto e digressioni storiche, impaginato come un giornale da sfogliare più volte anche per scoprire luoghi e fatti che nei secoli hanno portato i  fedeli di tutto il mondo a rimanere in adorazione davanti a questi “ Testimoni del Mistero”.

Del resto come scrivono gli autori nella prefazione “ la cura per la eredità materiale di Gesù costituì ance un elemento di trasmissione della fede”.

Un viaggio di due anni per gli autori che hanno scoperto che le reliquie di Cristo “affascinano maggiormente i freddi ricercatori che i devoti ardenti”. E anche questo è un messaggio.

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Per chi poi preferisce navigare in rete c'è una interssante proposta il nuovo sito Shroudphotos.com con un' ampia collezione di fotografie della Sindone di Torino di Vernon D. Miller, fotografo scientifico di fama mondiale dello storico Istituto di fotografia Brooks di Santa Barbara, in California. 

Vernon Miller è stato designato come il fotografo scientifico ufficiale della Sindone di Torino Research Project, Inc.-STURP. Su shroudphotos.com  si possono ingrandire le foto e avere  download gratuiti che producono stampe ad alta risoluzione. Come le micrografie a colori dei segni di sangue, l'immagine del corpo, i segni di bruciature, il panno trasparente. Vernon Miller ha anche catturato molte trasparenze a colori sotto la luce ultravioletta allo scopo di studiare ulteriormente la stoffa, il sangue, l'immagine e altro della Sindone.