Città del Vaticano , mercoledì, 10. aprile, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Come annunciato a settembre, la riforma della Curia sarà oggetto di una consultazione mondiale, e si spera che il lavoro di finalizzazione e pubblicazione della nuova costituzione, chiamata Praedicate Evangelium, sia ultimato per la fine dell’anno. Ma il Consiglio dei Cardinali non terminerà il suo lavoro, anche se potrebbe essere soggetto ad un rimpasto o ad una nuova composizione.
Nella sua nuova composizione a sei membri, (i cardinali Parolin, Maradiaga, Marx, O’Malley, Bertello, Gracias, con i segretari, i vescovi Semeraro e Mellino), il Consiglio dei cardinali ha continuato la sua analisi sulla riforma, definendo tempi e modalità della consultazione mondiale decisa durante l’incontro di febbraio.
Il testo sarà inviato dal Consiglio, e ci si aspettano proposte e risposte sulla riforma, per arrivare poi ad una definizione finale del documento approvata da Papa Francesco. Il testo sarà inviato in italiano, e poi in varie traduzioni.
“Il Consiglio dei Cardinali sta concordando con il Santo Padre una serie di tematiche da affrontare nelle prossime riunioni”, ha annunciato il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti. Tra i temi in agenda, anche una maggiore presenza delle donne nella leadership della Chiesa. A tal proposito, Gisotti ha fatto notare che “oggi è stata nominata capoufficio della Biblioteca Apostolica Vaticana Amalia d’Alascio”.
Tra gli altri temi affrontati nelle sessioni di lavoro: l’orientamento missionario che la Curia deve assumere alla luce della nuova costituzione, considerando che il titolo Praedicate Evangelium è fortemente collegato all’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Altro tema che è stato sottolineato l’impegno per la sinodalità a tuti i livelli.