Città del Vaticano , domenica, 7. aprile, 2019 12:10 (ACI Stampa).
E’ l’episodio dell’adultera quello che induce Papa Francesco a riflettere sulla necessità del pentimento.
Gesù “apre davanti a lei una strada nuova, creata dalla misericordia, una strada che richiede il suo impegno di non peccare più. È un invito che vale per ognuno di noi. In questo tempo di Quaresima siamo chiamati a riconoscerci peccatori e a chiedere perdono a Dio”.
Prima della recita dell’Angelus Papa Francesco ha riletto la pagina del Vangelo e ha commentato: “ gli interlocutori di Gesù sono chiusi nelle strettoie del legalismo e vogliono rinchiudere il Figlio di Dio nella loro prospettiva di giudizio e di condanna. Ma Egli non è venuto nel mondo per giudicare e condannare, bensì per salvare e offrire alle persone una vita nuova!”
Dobbiamo lasciar cadere le pietre del chiacchiericcio, quando parliamo male degli altri scagliamo delle pietre, spiega il Papa.
Una questione di perdono e di pentimento e “il perdono, a sua volta, mentre ci riconcilia e ci dona la pace, ci fa ricominciare una storia rinnovata. Ogni vera conversione è protesa a un futuro nuovo, ad una vita nuova, bella, libera dal peccato, generosa.