Città del Vaticano , venerdì, 5. aprile, 2019 13:00 (ACI Stampa).
Sarà la sofferenza provocata della tratta di esseri umani il tema centrale delle meditazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo. E per questo, Papa Francesco ha chiesto a suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata che ha speso una vita a combattere il fenomeno, di scrivere le meditazioni della via Crucis.
Classe 1939, originaria di Bubbiano, suor Eugenia Bonetti ha dedicato tutta la sua vita missionaria alle donne vittime di violenza e alla loro rinascita spirituale, mettendo in piedi una rete di aiuti, collaborazioni e progetti mirati a combattere il fenomeno della tratta e a far uscire le donne dal tunnel della prostituzione.
Suor Bonetti entra nella Congregazione della Consolata a venti anni, nel 1959. Nel 1967 viene inviata in Kenya, e vi resta fino al 1991, quando rientra in Italia e comincia a lavorare in un centro di auto e accoglienza della Caritas a Torino con donne immigrate. Molte di loro sono vittime della tratta.
A loro dedica una ricerca sulle donne vittima di tratta in Europa che è la sua tesi finale al corso di specializzazione post-laurea su “Missione, Giustizia e Pace” del Missionary Institute of London. Da questa ricerca scaturirà il suo primo libro sul tema.
Dal 2000 al 2015 lavora nel settore “Tratta, donne e minori” negli uffici centrali dell’Unione Superiore Maggiori d’ Italia, mediando con le ambasciate perché le vittime riottengano dai trafficanti i documenti loro sottratti. Sviluppa in quegli anni una rete con varie organizzazioni non governative, e dal 2004 al 2007, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale dell’Immigrazione e l’Unione Superiori Generali, con l’aiuto economico del Dipartimento di Stato USA, organizza e coordina corsi di formazione per religiose in vari Paesi maggiormente colpiti dal fenomeno della tratta.