Roma , giovedì, 4. aprile, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Si sono conclusi i lavori della sessione primaverile del Consiglio episcopale permanente della CEI, aperti lunedì scorso con l'introduzione del Cardinale Gualtiero Bassetti.
Oltre ai temi affrontati nella prolusione del Cardinale Presidente, i Vescovi - si legge nel comunicato finale - si è parlato del tema della "riduzione del numero delle Diocesi, dove la disponibilità a un nuovo confronto si unisce alla richiesta di ascolto e coinvolgimento delle Conferenze Episcopali Regionali".
Tra i tanti temi sul tappeto anche la questione migratoria. "La Chiesa italiana ribadisce la dignità della persona del migrante; il dovere dell’accoglienza, a cui lo stesso Santo Padre non cessa di richiamare; il servizio generoso sostenuto da tante Diocesi, parrocchie, comunità e famiglie. Anche a prezzo di un certo tasso di popolarità, la Chiesa avverte la necessità di contribuire attivamente a una cultura dell’integrazione, oltre che al superamento dell’indifferenza davanti al dramma di quanti scompaiono nel Mediterraneo o sono torturati nei campi profughi della Libia. Molte Diocesi hanno riaffermato la volontà di continuare a ospitarle, facendosene carico e promuovendo iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di raccolta fondi".
Sul fronte della gestione finanziaria "il Consiglio Permanente si è confrontato su una bozza di documento, che individua criteri oggettivi di selezione degli investimenti, integrando gli standard internazionali legati alle tre dimensioni della finanza sostenibile e responsabile con quelli della Dottrina sociale della Chiesa".
Contestulamente i Vescovi hanno ribadito che più che impegnarsi per un "presunto diritto a morire", si impegnano invece "a sostenere quello a una morte degna, come affermazione della cura dell’uomo verso di sé e verso il prossimo. Di qui, in particolare, il richiamo a non disattendere ulteriormente l’applicazione della legge che assicura le cure palliative".