Roma , venerdì, 29. marzo, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Una vita che sembra ispirata da un romanzo o che puo' ispirare un romanzo. E' la vita di Gianfranco Maria Chiti, soldato leale, che ha seguito la carriera militare fino ai gradi piu' alti, attraversando guerre, persecuzioni, orrori di ogni genere, ma anche di grandi atti di coraggio, la prigionia, per poi approdare alla scelta di diventare frate. Da un esercito militare all'esercito di Dio. E non solo, la storia va oltre, oltre la vita e la morte: ora frate Gianfranco si avvia a salire la lunga scala che porta alla santità.
La Chiesa infatti lo ha già riconosciuto come Servo di Dio e domani, 30 marzo, nel Duomo di Orvieto si celebrerà la solenne cerimonia di chiusura della fase diocesana della Causa di beatificazione del frate-soldato.
Per conoscere meglio questa appassionante storia, e a corollario dell'evento di chiusura della fase diocesana del processo, le edizioni Ares di Milano hanno pubblicato due volumi che presentano la vita, le opere, gli scritti, le sofferenze e le grandezze di Gianfranco Chiti.
Uno si intitola "Gianfranco Chiti. Il Generale arruolato da Dio", scritto da Vincenzo Manca, generale dell'Aeronautica e senatore, con una prefazione di Gerardo Bianco. Il secondo volume, "Gianfranco Chiti. Lettera dalla prigionia (1945)", opera dello storico padre Rinaldo Cordovani, anch'egli cappuccino, con prefazione di monsignor Santo Marciano', ordinario militare per l'Italia.
Il nostro eroe, nato nel 1921 in seno ad una famiglia benestante di Gignese, in provincia di Verbania, diventa in breve tempo ufficiale dei Granatieri di Sardegna, poi parte volontario nella campagna di Russia, capace di rischiare la vita per quelli che vede in pericolo intorno a se', come quando mette in salvo partigiani ed ebrei, fra i quali Giulio Segre e suo padre, con molte medaglie conquistate sul campo.