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Papa Francesco in Campidoglio: il saluto ai cittadini di Roma e ai dipendenti comunali

Papa Francesco e il Sindaco Virginia Raggi |  | Vatican.va
Papa Francesco e il Sindaco Virginia Raggi | Vatican.va
Papa Francesco in Campidoglio |  | Daniel Ibanez, ACI Group
Papa Francesco in Campidoglio | Daniel Ibanez, ACI Group

Dopo il discorso all’Amministrazione Capitolina, Papa Francesco passa ai saluti ai cittadini di Roma. Il Papa e il Sindaco di Roma Virginia Raggi si affacciano dalla Loggia del Palazzo Senatorio dove una piccola folla li aspetta. Il tempo non è dei migliori nella capitale, ma questo non ha frenato l’entusiasmo dei cittadini di Roma venuti con l’ombrello.

“È compito del suo Vescovo, il Papa, ma anche di tutti i cristiani di Roma, di operare concretamente per mantenere il volto di questa Chiesa sempre luminoso, riflettendo la luce di Cristo che rinnova i cuori”, commenta subito Francesco parlando alla cittadinanza romana.

Per il Papa il compito del cittadino è quello di essere “artigiano” di fraternità e di solidarietà. “Come tanta gente in tutto il mondo, anche voi, cittadini di Roma, siete preoccupati del benessere e dell’educazione dei vostri figli – commenta il Papa - vi sta a cuore il futuro del pianeta, e il tipo di mondo che lasceremo alle generazioni future. Ma oggi, e ogni giorno, vorrei chiedere a ciascuno di voi, secondo le proprie capacità, di prendervi cura l’uno dell’altro, di stare vicini gli uni agli altri, di rispettarvi a vicenda. Così incarnate in voi stessi i valori più belli di questa Città: una comunità unita, che vive in armonia, che agisce non solo per la giustizia, ma in uno spirito di giustizia”.

In seguito Papa Francesco saluta anche una rappresentanza dei dipendenti del comune di Roma, riconoscendo l’importanza del loro lavoro: “La maggior parte del lavoro che voi svolgete non è del genere che fa notizia. Dietro le quinte, il vostro impegno quotidiano rende possibile l’ordinaria attività del Comune in favore dei cittadini e dei tanti visitatori che ogni giorno giungono a Roma. Con il vostro lavoro, voi vi sforzate di andare incontro alle legittime esigenze delle famiglie romane, che per tanti aspetti dipendono dalla vostra sollecitudine: siate consapevoli di tanta responsabilità”.

“Il vostro lavoro silenzioso e fedele contribuisce non soltanto al miglioramento della Città, ma ha pure un grande significato per voi personalmente, perché il modo in cui lavoriamo esprime la nostra dignità e il tipo di persone che siamo”, finisce così il Papa la sua mattinata in Campidoglio.

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Virginia Raggi, nel ringraziare il Papa, annuncia l’istituzione di una borsa di studio e l’intitolazione della Sala della Piccola Protomoteca alla “Laudato si’” di Papa Francesco, “segno concreto della partecipazione di Roma Capitale alle azioni volte al bene comune”. Quindi ha luogo lo scambio dei doni: a ricordo della sua visita il Papa dona un mosaico che riproduce il Colosseo e le medaglie del Pontificato.

Papa Francesco ha anche consegnato agli amministratori capitolini una copia del libro “Ripensare il futuro dalle relazioni” con i discorsi sull’Europa. “Roma sia sempre fedele alla sua vocazione e alla sua missione nella storia e nel mondo”, scrive il Papa al Comune di Roma nella dedica.