Città del Vaticano , lunedì, 25. marzo, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Il Padre Nostro recitato insieme al Patriarca Daniel davanti la nuova – e ancora incompiuta – cattedrale ortodossa di Bucarest; la Messa nel santuario mariano di Sumuleu Ciuc, dove si aspettano almeno 700 mila persone; la Divina Liturgia in cui saranno beatificati i sette vescovi greco cattolici martiri del comunismo: sono i tre momenti focali del viaggio di Papa Francesco in Romania.
Il programma del viaggio è stato pubblicato oggi, e saranno tre giorni intensi nel “Giardino della Madre di Dio”, e con il motto “Sa mergem impreuna”, camminiamo insieme. Un viaggio che va idealmente a completare quello di San Giovanni Paolo II nel 1999, che fu solo a Bucarest per una serie di ragioni. E il segno della continuità con il Papa polacco è data anche dalla presenza di Papa Francesco davanti la nuova cattedrale ortodossa, che sorge dietro il mastodontico Parlamento che è il secondo edificio governativo più grande del mondo. Perché fu proprio San Giovanni Paolo II a fare la prima donazione per costruire la cattedrale.
Andiamo per ordine. Papa Francesco arriverà a Bucarest il 31 maggio. La mattina, cerimonia di benvenuto, incontro con il presidente e il primo ministro e discorso alle autorità e al corpo diplomatico nel Palazzo Presidenziale di Cotroceni.
Quindi, nel pomeriggio, Papa Francesco incontrerà il Patriarca Ortodosso Daniel nel Palazzo del Patriarcato, e poi parlerà con il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Rumena. Da lì, si dirigerà verso la nuova cattedrale ortodossa, e dirà insieme al Patriarca la preghiera del Padre Nostro.
Quindi, andrà nella cattedrale cattolica di Bucarest, dedicata a San Giuseppe. E qui celebrerà una Messa, dando così una opportunità alla comunità di rito latino di partecipare ad una Messa con il Santo Padre. La cattedrale non è grandissima, vi possono entrare circa 1700 persone, ma quello della Messa era un momento molto atteso dalla comunità cattolica della capitale.