Loreto , lunedì, 25. marzo, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Prende il via in questi minuti la visita di Papa Francesco a Loreto, sulle orme dei suoi predecessori Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Tra i tanti gruppi che attendono il Papa quello più numeroso, colorato e vivace è quello dell’UNITALSI, da sempre impegnata nell’assistere i malati e i diversamente abili. E proprio qui a Loreto, ieri mattina, si è concluso il pellegrinaggio dei giovani dell’UNITALSI. E con tre di loro, tre ragazzi che dedicano il loro tempo per gli altri - Giorgia, Fabrizio e Giancarlo - ACI Stampa ha parlato dell’attesa che stanno vivendo e del loro raduno che si è concluso alla vigilia dell’arrivo di Francesco.
“E’ una emozione fortissima - ci racconta Giorgia - pensare che noi giovani siamo qui per il nostro pellegrinaggio e il Papa ci raggiunge il giorno dopo la fine del nostro raduno. E’ stata una grazia”.
“Il nostro pellegrinaggio - spiega Fabrizio - è sostanzialmente un incontro nazionale di 3 giorni. I ragazzi sono arrivati qui da tutta Italia venerdì mattina. Sabato c’è stato il Saluto del Vescovo con la catechesi sul tema dell’Annunciazione e dell’Eccomi. Ieri abbiamo terminato con la Messa in Basilica. Il Papa viene a firmare l’esortazione apostolica postsinodale: sembra una coincidenza, è un mandato per i giovani a tornare nelle singole realtà per espandere l’energia accumulata nel nostro raduno qui a Loreto”.
“Partiamo da qui - ribatte Giorgia - pronti ad annunciare l’amore di Dio. E noi siamo pronti, essendo compagni dei diversamente abili, siamo dei loro compagni di vita”.
“Non sappiamo ancora che cosa il Papa ci scriverà in questa esortazione apostolica. Il Papa - conclude Giancarlo - ha scritto qualcosa per noi e sicuramente ci stupirà con i suoi modi semplici, che sono quelli del servizio. Lo stile che anche l’Unitalsi utilizza, stare pronti, vivere l’eccomi. E Papa Francesco è il simbolo dell’eccomi. La sua è una presenza giovane, perché ha un cuore giovane. Aspettiamo con fiducia di sapere che cosa ci dirà”.